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Incendiata l’auto di un agente della polizia locale

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MANFREDONIA – Violenta intimidazione ai danni di un agente della polizia municipale di Mafredonia. Ignoti hanno incendiato l’auto di proprietà del vigile urbano.

Dalle indagini si è accertato come il mezzo si stato distrutto non a causa di un corto circuito bensì dall’innesco di un ordigno esplosivo posizionato nella parte anteriore dell’automobile.

“Esprimo la massima solidarietà e vicinanza all’agente per il gesto vile subito e sono sconcertato da quanto accaduto, qualunque possa essere la causa, viste le modalità e anche la giornata e l’orario scelti”, ha commentato il sindaco Angelo Riccardi. 

Non è ancora chiaro, al momento, se l’incendio, indubbiamente doloso, sia legato o meno all’attività del Comando di Polizia Locale. 

Angelo Riccardi, sindaco di Manfredonia


“Mi faccio interprete della preoccupazione dei cittadini sipontini ed auspico che le forze dell’ordine facciano piena luce sull’accaduto, assicurando alla giustizia, al più presto, l’autore di tale azione criminosa”, ha concluso il primo cittadino.

Partorisce il taxi grazie all’aiuto di un agente della polizia locale

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Simona Boscolo (Ansa)

  VENEZIA – Una donna di origini straniere ha dato alla luce il 18 dicembre un bambino all’interno di un taxi a piazzale Roma, a Venezia, grazie all’aiuto di un’agente della polizia municipale.

 L’agente, Simona Boscolo, che stava gestendo la viabilità, ha assistito la neo mamma, alla quale si erano rotte le acque, e ha chiamato il 118. 

La donna si è accomodata all’interno del taxi che li stava portando in ospedale  in attesa dell’arrivo di un’ambulanza. 

La situazione, però, ha richiesto un intervento urgente e per questo Boscolo, guidata dalle indicazioni al telefono dell’operatore del 118, ha aiutato la mamma a partorire un maschietto, del quale si è presa cura fino all’arrivo degli operatori sanitari alcuni minuti più tardi. Sia la madre che il piccolo sono stati successivamente accompagnati all’ospedale e stanno bene.

Simona Boscolo

 “E’un’esperienza che mi resterà per sempre – ha dichiarato l’agente Boscolo -. Soprattutto l’emozione del momento in cui ho avuto il bimbo in mano. La ragazza non parlava italiano ma è stata brava, ha gestito bene la situazione e io mi sono sentita molto vicina a lei”.

“Ho visto che la testa del bambino stava per uscire – ha raccontato – e poco dopo mi sono ritrovata con il piccolo tra le braccia. Seguendo le istruzioni del personale del Suem ho pulito le vie aeree del bimbo, l’ho avvolto in una coperta e l’ho adagiato sul grembo della mamma”.

Parole di elogio per  Boscolo dall’amministrazione comunale. 

“Per fortuna esistono persone come lei – ha dichiarato il vicesindaco Luciana Colle – che con sangue freddo e professionalità ha saputo gestire una situazione delicata contenendo l’emozione. Persone valide, come tutti gli agenti della polizia municipale o gli operatori sanitari, a cui non dobbiamo mai far mancare il nostro sostegno”.

“Dopo le interruzioni canoniche previste per legge – ha spiegato il comandante Marco Agostini – il contratto di Simona, come quello degli altri agenti assunti a tempo determinato, sarà prorogato per tre anni”.

Stop ai furbetti con le targhe estere

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Stop agli italiani che circolano con targa estera  per evitare di incorrere in sanzioni e risparmiare su superbollo e assicurazione.  

Nel Decreto sicurezza, convertito in legge   dopo il passaggio parlamentare è stata introdotta una norma che vieta, a chi risiede in Italia da oltre 60 giorni di circolare sul territorio nazionale con veicolo di targa estera. 

Sono stati modificati   gli articoli 93 e 132 del Codice della Strada. Nell’art. 93  sono stati inseriti cinque nuovi commi: il primo vieta, a chi è residente in Italia da oltre 60 giorni, di circolare con un veicolo immatricolato all’estero; il secondo stabilisce alcune deroghe, valide solo nel caso si circoli con a bordo un documento, di data certa, firmato dall’intestatario del veicolo, dal quale risulti “il titolo e la durata della disponibilità”: l’utilizzo di un veicolo con targa estera in leasing o in locazione senza conducente (noleggio) sarà possibile se l’operatore è costituito in un altro Stato Ue o See (Spazio economico europeo) e senza sede secondaria in Italia. 

 Potranno circolare dunque gli automobilisti con auto presa in leasing o a noleggio – a lungo o breve termine – con contratto stipulato con agenzie e operatori esteri che non hanno sedi in Italia.

I contratti sono legittimi, garantiti dal diritto comunitario, e non è prevista alcuna reimmatricolazione per facilitare la notificazione di multe e la riscossione del bollo, considerato anche che spesso si tratta di automobili tassabili col superbollo.

Multe e sanzioni

Per chi viola il nuovo divieto è prevista la sanzione amministrativa del pagamento di una multa di   712 euro, oltre al fermo del veicolo e l’obbligo di immatricolazione in Italia entro 180 giorni, scaduti i quali scatterà la confisca del mezzo

In alternativa, pagata la sanzione, andranno riconsegnate le targhe e i documenti alla Motorizzazione, chiedendo il foglio di via e la targa provvisoria per portare il veicolo all’estero. 

Chi, invece, guida un veicolo in comodato ma a bordo non ha alcun documento che attesti la durata e la disponibilità, dovrà esibire quest’ultimo entro 30 giorni: nel frattempo scatterà il fermo amministrativo. 

Per quanto riguarda le modifiche all’art. 132, infine, è stato aggiunto l’obbligo di rimpatrio del veicolo, consegnando targhe e documenti esteri dopo un anno dall’importazione, qualora non vi sia stata alcuna reimmatricolazione in Italia.

Il decreto sicurezza è legge. Ecco cosa prevede

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Il presidente del Consiglio, Guseppe Conte (S), e il il vice premier e ministro dell'Interno, Matteo Salvini, durante una conferenza stampa al termine del Consiglio dei Ministri a palazzo Chigi, Roma, 24 settembre 2018. ANSA/ETTORE FERRARI

ROMA – Il decreto Sicurezza (qui il testo completo) è stato approvato al Senato con 163 sì e 59 no. Alla Camera invece i voti favorevoli sono stati 336 mentre 249 quelli contrari, con Montecitorio che poi il 28 novembre ha approvato il decreto Sicurezza anche alla terza lettura con il provvedimento che così è diventato legge.

Il titolo del decreto legge fa già capire su quali punti si è andati ad agire:Disposizioni in materia di sicurezza pubblica, prevenzione e contrasto al terrorismo e alla criminalità mafiosa.

In totale sono 40 gli articoli che formano il testo. Ecco un sunto dei provvedimenti più importanti e significativi.

Sicurezza urbana

  • Piano nazionale sgomberi: vengono stabilite le modalità di ricognizione delle situazioni di occupazione. Entro 60 giorni poi dovranno essere definiti dei piani provinciali per le esecuzioni dei provvedimenti di sgombero, anche mediante l’impiego della Forza Pubblica.
  • Invasione di edifici: verrà punito chiunque invade arbitrariamente terreni o edifici altrui, pubblici o privati, al fine di occuparli o di trarne altrimenti profitto. Pene più elevate se il fatto è compiuto da più di cinque persone.
  • Stanziamenti a Polizia di Stato e Vigili del Fuoco: per il 2018 saranno messi a disposizione 16 milioni, mentre dal 2019 fino al 2025 la cifra sarà di 50 milioni ogni anno (37,5 milioni alla Polizia di Stato, 12,5 ai Vigili del Fuoco).
  • Taser: sperimentazione del taser estesa anche alla Polizia Locale delle città con più di 100.000 abitanti.
  • Reato blocco stradale: introdotto il reato di blocco stradale, anche occupazione dei binari ferroviari.

Lotta al terrorismo

  • Stretta sul noleggio di tir e furgoni: per prevenire tragici attentati, chi noleggia dovrà comunicare con anticipo a un Centro Elaborazione i dati identificativi del richiedente. Se dopo un raffronto dovessero emergere situazioni di potenziale pericolo, verrà inviata una segnalazione alla Forze dell’Ordine per un controllo.
  • Daspo per i sospettati di terrorismo: creato per le manifestazioni sportive, il Daspo verrebbe esteso anche per chi è sospettato di essere in preparazione di un attentato oppure di fiancheggiare un’organizzazione terroristica.

Lotta alla Mafia

  • Contrasto alle infiltrazioni mafiose: negli enti locali e negli appalti pubblici, se un Prefetto dovesse segnalare delle situazioni anomale o sintomatiche di condotte illecite, è prevista la nomina di un Commissario Straordinario.
  • Sequestro e confisca dei beni: prevista la possibilità che un immobile confiscato alle organizzazione criminali sia dato in affitto “sociale” alle famiglie in condizioni di disagio.

Immigrazione

  • Richiesta di asilo politico: vengono aumentati quel tipo di reati che annullano la sospensione della richiesta di asilo politico, dopo una condanna in primo grado, portando all’espulsione immediata. I reati in questione sono violenza sessuale, spaccio, furto e lesioni aggravate a pubblico ufficiale.
  • Abolizione protezione umanitaria: al momento la norma può garantire, in caso di situazioni di emergenza umanitaria, un permesso di soggiorno ai cittadini stranieri che ne fanno richiesta. Inizialmente si pensava a una abolizione e a una sostituzione con un permesso di soggiorno della durata di un anno per motivi civili o di calamità naturali nei paesi di origine. Alla fine invece si è optato per un “procedimento immediato innanzi alla Commissione territoriale per il riconoscimento della protezione internazionale
  • Trattenimento nei centri per il rimpatrio: raddoppiati i tempi da un massimo di 90 giorni a 180 giorni.
  • Revoca della cittadinanza: se una persona viene ritenuta un possibile pericolo per lo Stato, potrebbe scattare la revoca della cittadinanza in caso di condanna in via definitiva per reati legati al terrorismo. In più, una domanda di cittadinanza potrà essere rigettata anche se presentata da chi ha sposato un cittadino o cittadina italiana.
  • Patrocinio gratuito: niente patrocinio gratuito per un migrante se il suo ricorso contro il diniego della protezione umanitaria viene dichiarato inammissibile.
  • Fondi per i rimpatri: stanziati 500.000 euro per il 2018, 1,5 milioni per il 2019 e 500.000 euro per il 2020.
  • Sprar: i piccoli centri che ospitano i migranti, sotto l’egida dei Comuni, non potranno più accogliere i richiedenti asilo ma soltanto minori non accompagnati e chi ha già ricevuto la protezione internazionale.

La polizia municipale di Trieste sarà armata

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TRIESTE – La polizia locale di Trieste sarà armata. Lo ha stabilito il Consiglio comunale che ha approvato con i voti della maggioranza di centrodestra il nuovo regolamento di Polizia Municipale che prevede l’armamento per alcuni servizi.

Al momento le armi saranno in dotazione nel pattugliamento notturno, nei servizi di polizia giudiziaria, in quello antiterrorismo, nel controllo degli edifici e in tutte le fattispecie in cui potrebbe servire a garantire la sicurezza degli operatori.

Per gli agenti che decideranno per l’obiezione di coscienza è previsto il trasferimento ad altri settori. In programma un corso di formazione per tutti.

“Sono soddisfatto di un percorso che, se siamo bravi, si concluderà entro un anno”, ha detto il vicesindaco Paolo Polidori, spiegando che in una prima fase saranno armati 100 vigili.

“È una delibera che recepisce uno dei punti fondamentali del programma di centrodestra per cui siamo stati votati e per cui governiamo. L’armamento risponde alla richiesta di sicurezza dei cittadini”.

Mamme arrestate con 380 kg di hashish

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MILANO – Due donne, sono state arrestate perché coinvolte in un traffico di hashish che ha portato al sequestro di quasi 380 chili di droga da parte degli agenti del Nucleo contrasto sostanze stupefacenti della Polizia Locale di Milano.

Durante un pattugliamento in via Imbonati, gli agenti si sono avvicinati ad una donna che ha cercato di fuggire gettando un panetto di hashish di circa 80 grammi.

E’ stato durante la perquisizione in casa che sono stati trovati 50 involucri di un chilo e trecento grammi di sostanza stupefacente. In casa era presente anche un’altra donna e una bambina di tre anni. Gli agenti hanno sentito dei rumori che provenivano dal solaio.

Qui, seduti su un’enorme quantità di hashish c’erano due bambini di 12 e 11 anni, figli della donna controllata in via Imbonati.

Le due donne arrestate sono una marocchina di 37 anni in regola con il permesso di soggiorno, madre dei due ragazzi di 11 e 12 anni, e una sua connazionale di 23, madre della bambina più piccola.
  

Incendiata auto dei vigili urbano

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Auto incendiate

GENOVA  –  A fuoco nella notte del 15 dicembre a Genova due auto della polizia municipale, un’auto privata e una mota.

E’ accaduto nel posteggio di piazza Ortiz nei pressi dell’edificio che ospita gli uffici della sezione operativa e della squadra di polizia giudiziaria, gli uffici della Dia, la Direzione investigativa antimafia, e la polizia giudiziaria dei vigili del fuoco.

L’incendio potrebbe essere stato causato da un corto circuito a una colonnina di ricarica per auto elettriche a cui era collegato un mezzo, che è una delle auto danneggiate.

Sul posto, oltre a due squadre dei vigili del fuoco, sono intervenute le volanti della questura e gli agenti della polizia scientifica per i rilievi del caso e ricostruire con esattezza le cause del rogo.

Sequestrate alcune aree in un terreno del padre del vicepremier Di Maio

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MARIGLIANELLA – Prima le verifiche, poi il sequestro di alcune aree in un terreno del padre di Luigi Di Maio. Una misura presa dopo accertamenti eseguiti dalla Polizia Municipale di Mariglianella, piccolo comune in provincia di Napoli, all’interno di un terreno di proprietà al 50% di Antonio Di Maio, padre del vicepremier e ministro del Lavoro.

Il genitore del ministro, a quanto apprende l’AdnKronos, sarebbe poi stato nominato custode degli stessi terreni di sua proprietà posti sotto sequestro: a notificare l’atto di nomina al geometra Di Maio sarebbe stato il comandante dei vigili, Andrea Manganaci.

Quanto ai rifiuti presenti sul terreno ci sarebbe un frigorifero dismesso, l’unico materiale presente nell’area a richiedere una procedura di smaltimento ad hoc.

Gli agenti che hanno svolto il sopralluogo hanno anche preso le misure su tre immobili presenti all’interno dell’area per le verifiche che saranno svolte dagli uffici comunali: il personale della Municipale è arrivato nel terreno al civico 69 di corso Umberto intorno alle 10 di mattina. Intanto, sulla vicenda, il ministro del Lavoro si dice “assolutamente” tranquillo, parlando a margine della riunione del Consiglio a Bruxelles.

“C’è stato questo sopralluogo della Polizia Municipale di Mariglianella, comune di 7mila anime in provincia di Napoli, in questa campagna di mio padre, dove sono stati posti sotto sequestro alcuni materiali come secchi, bidoni, una carriola, credo, poi dei calcinacci – ha detto il vicepremier -. C’è un telo in plexiglass che si usa per coprire i materiali della campagna o del cantiere”. 

Polizia locale con pistola tipo “mitra”

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epa05928730 A Polish made PM-06 submachine gun is displayed at the International Fair of Technology and Equipment for the Police and National Security Services in Gdansk, Poland, 26 April 2017. The fair is Polands most important trade event dedicated to law enforcement and special services. It will last till 28 April 2017. EPA/Dominik Kulaszewicz POLAND OUT

PADOVA – Agenti di polizia locale ‘stile Rambo’ nel comune padovano di Cittadella, dove il Comando ha acquistato per chi sarà di pattuglia in servizio di sicurezza una pistola che è simile a un mitra.

Si tratta di una semiautomatica Scorpion calibro 9×21, con due caricatori da 15 colpi ciascuno, un dispositivo di mira con punto rosso e una canna pronta all’uso più lunga rispetto a quella delle altre armi già in dotazione ai vigili.

“La nuova arma di precisione  – riferisce l’Ansa – servirà a garantire “una sicurezza maggiore al personale di polizia impiegato in servizi mirati per prevenire fenomeni predatori e rapine”.

Il ‘mitra’ si aggiunge a una dotazione che comprende anche giubbini antiproiettile e antitaglio: “La nuova arma – spiega il comandante, Samuele Grandin – verrà assegnata in via non continuativa agli agenti impegnati nei servizi interforze e nel presidio del territorio. Vogliamo degli agenti stile Rambo perché la gente vuole sentirsi sicura”.

Minacce e petardi contro la polizia municipale: 28 denunce

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SESTO SAN GIOVANNI – Nei primi giorni di dicembre la polizia locale di Sesto San Giovanni nel Milanese ha denunciato 28 giovani . “Nei giorni scorsi è successo uno spiacevole episodio che ha avuti protagonisti alcuni ragazzi e la polizia locale e le forze dell’ordine intervenuti dopo una segnalazione dei cittadini. Una pattuglia della polizia locale – si legge in una nota dell’amministrazione comunale  veniva inviata, in tarda serata, in piazza della Resistenza sotto il palazzetto comunale in seguito a segnalazioni di disturbo della quiete pubblica”.

“Qui hanno trovato una cinquantina di ragazzi che con forti grida arrecavano disturbo alla cittadinanza. Gli operanti hanno cercato di dissuadere i giovani e li invitavano ad allontanarsi. Uno dei ragazzi ha risposto all’invito della polizia locale sputando ripetutamente a terra mentre un altro ha aizzato il gruppo contro gli agenti insultandoli. Entrambi -prosegue la nota –  sono stati   identificati e sanzionati. Durante la riconsegna dei documenti e del verbale gli operatori sono stati accerchiati dalla comitiva che improvvisamente ha fatto esplodere un forte petardo alle spalle degli agenti”.

“La tensione si è  alzata e gli operatori hanno dovuto ricorrere ai bastoni distanziatori e alla forza fisica per allontanare i ragazzi. Gli agenti a quel punto hanno chiamato la centrale operativa richiedendo supporto ma i ragazzi hanno continuato a inveire nei loro confronti, lanciando un secondo petardo sotto l’auto di servizio”, si legge ancora nella nota.

“I ragazzi si sono radunati ancora nella piazza iniziando a gridare cori di insulti verso gli agenti (infami, bastardi e parolacce). A supporto è arrivata la camionetta dell’esercito (in città per l’operazione Strade Sicure) e poi carabinieri e polizia di Stato. E’ stata   perlustrata l’intera zona con la conseguente identificazione dei  28 ragazzi (di età tra i 14 e i 20 anni, con 6 maggiorenni), tutti denunciati in base all’articolo 26 del regolamento di Polizia Urbana che prevede il divieto di compiere azioni che producono disturbo della quiete pubblica o della civile convivenza. Due ragazzi sono stati denunciati anche per oltraggio e minacce”.

“Ritengo particolarmente grave questo episodio – ha commentato il sindaco Roberto Di Stefano – e l’atteggiamento tenuto da questi ragazzini verso uomini in divisa e forze dell’ordine. Esprimo solidarietà e la mia vicinanza agli agenti della polizia locale, professionali ed efficienti come al solito”.

“E’ inaccettabile inveire e lanciare petardi contro agenti della polizia locale, ‘colpevoli’ – ha evidenziato il primo cittadino –  solamente di aver chiesto   di non disturbare la quiete pubblica. Urla e schiamazzi che sotto il Comune si erano già ripetuti in passato e per i quali avevamo già segnalato la necessità di intervenire alla polizia locale e alle forze dell’ordine. Spero vivamente che i genitori di questi ragazzini si rendano conto della gravità di quanto successo e che questo atteggiamento non sia ridotto a una ‘goliardata’ o a un episodio di poco conto”.

“I cittadini sono stanchi di questa maleducazione e arroganza e pretendono, giustamente, che gli spazi pubblici non vengano usati per disturbare anche a tarda notte il sonno dei residenti. Mi auguro che  – ha concluso Di Stefano – non si ripetano scene simili e auspico che quanto successo sia un deterrente per chi ‘usa divertirsi’ in questo modo. E’ evidente che serva più educazione, rispetto degli altri e soprattutto degli uomini in divisa. Vigileremo e contrasteremo anche in futuro questi comportamenti”.