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Se il condominio vuole apporre dei paletti anti-sosta non deve chiedere al Comune il permesso di costruire, basta la Scia

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La sezione III del Tar Campania, con la sentenza n. 1255/2019 (sotto allegata) torna a pronunciarsi sull’annosa questione dei paletti anti-sosta apposti per evitare i parcheggi selvaggi. Secondo il tribunale amministrativo, che accoglie il ricorso del condominio ricorrente, l’ordine di demolizione del Comune deve essere annullato. L’apposizione di 10 paletti di ferro alti un metro ciascuno, del diametro 10×10 infatti non necessita del permesso di costruire. Tali opere ricadono piuttosto nella disciplina dell’art. 22 del DPR n. 380/2001, per le quali si chiede solo la Scia (segnalazione certificata di inizio attività).

La vicenda processuale
Un condominio, nella persona dell’amministratore pro tempore, ricorre al Tar Campania per chiedere l’annullamento di un’ordinanza del Comune di San Giorgio a Cremano con la quale si disponeva la demolizione di alcune opere abusive realizzate dal ricorrente e il successivo ripristino dello stato dei luoghi. Questo perché ad aprile 2014 la Polizia Municipale “contestava la realizzazione su di un’area condominiale di 10 paletti ferro aventi dimensione di un 1,00 mt di altezza circa e di cm. 10×10, posizionati a delimitare l’area condominiale” e il Comune, alla luce di detto sopralluogo, disponeva la demolizione delle opere.
Il ricorso del condominio
Il condominio ritiene che il Comune con l’ordinanza di demolizione abbia violato e applicato falsamente:

  • l’art. 97 Costituzione
  • gli artt. 3, 22 e 23 del dPR. n. 380/2001;
  • il dlgs. n. 42/2004,
  • il DD.MM. 18.8.1961 e 28.3.1985;
  • la legge n. 326/2003;
  • la legge n. 241/1990;
  • oltre eccesso di potere per manifesta ingiustizia;
  • travisamento dei dati di fatto;
  • errata applicazione della normativa vigente
  • e assenza di attività istruttoria.

Il condominio evidenzia inoltre come il Comune non abbia verificato l’esiguità delle opere per le quali la legge non richiede alcuna preventiva autorizzazione edilizia, visto che non comportano alcuna modifica del territorio. Si contesta anche la violazione di qualsiasi norma ambientale, così come si lamenta l’assenza di contraddittorio e di motivazione.

Per mettere dei paletti anti-sosta nel condominio basta la Scia
Per il Tar Campania “coglie nel segno il profilo di censura con cui parte ricorrente ritiene che nel caso qui in esame non venga in discussione un’ipotesi di trasformazione edilizio -urbanistica, o di alterazione permanente dell’assetto del territorio, o di nuova costruzione, tale da esigere il previo rilascio del permesso di costruire ai sensi e per gli effetti di cui all’art. 10 del d.P .R. n. 380 del 2001.” Più correttamente l’apposizione dei paletti ricade piuttosto nell’ambito applicativo dell’art 22 del DPR n. 380/2001. 

Del resto, la giurisprudenza amministrativa ritiene che, per quanto riguarda la valutazione sulla necessità del permesso di costruire, in relazione alle recinzioni deve essere compiuta “in base ai parametri della natura e delle dimensioni delle opere, e della loro destinazione e funzione”. Per cui se ad esempio la recinzione è costruita in muratura e non è facilmente rimovibile, occorre il permesso di costruire perché incide in modo permanente sull’assetto edilizio del territorio, anche se è necessario sempre considerare “le opere realizzate nel loro complesso”. 

Del resto, in un caso simile la stessa Sezione III Tar Campania si è pronunciata nel senso che: “la posa di sei paletti infissi nel suolo, destinati a sorreggere una recinzione di rete metallica senza opere murarie, costituisce un manufatto di limitato impatto urbanistico e visivo, essenzialmente destinato al solo scopo di delimitare la proprietà per separarla dalle altre, per cui l’intervento non richiede il rilascio di un permesso di costruire, fatta salva ovviamente l’osservanza dei vincoli paesaggistici.” 

Per il Tar Campania, in conclusione, l’opera di recinzione realizzata dal condominio (10 paletti, alti un metro ciascuno e con diametro di 10×10) rientra tra le opere per le quali l’art 22 del DPR n. 380/2001 richiede solo la segnalazione certificata di inizio attività.

 di Annamaria Villafrate –https://www.studiocataldi.it

Le divise della polizia municipale confezionate in una sartoria cinese (irregolare)

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TORINO – Le divise della polizia municipale erano confezionate nella sartoria cinese. Lo hanno scoperto gli stessi agenti del reparto operativo speciale della Polizia Municipale in una sartoria di via Fossata.

“Nel laboratorio – spiegano dal Comune – erano, anche, realizzate uniformi per la Polizia Locale, per conto di ditte che forniscono varie amministrazioni comunali”. Dalle verifiche sono emerse alcune irregolarità amministrative: mancava ad esempio la documentazione di alcuni strumenti del laboratorio come il montacarichi. Ma sono state trovate anche violazioni delle norme igienico sanitarie e sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. In via Fossata è arrivata anche la guardia di Finanza per le verifiche fiscali. Tra le macchine da cucire e le rastrelliere con gli abiti, poi, gli agenti hanno trovato letti e materassi. Nei locali della sartoria vivevano 12 persone. Chi affittava i locali è stata denunciata per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e sanzionata per la mancata comunicazione Questura delle persone straniere alloggiate.

A Torino arriva il gelato no Ztl

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A Torino arriva il gelato no Ztl. La provocatoria dolce novità è stata annunciata oggi nel corso della presentazione della quinta edizione di “Gelato a Primavera” promossa da Associazione Gelatieri di Ascom Confcommercio Torino, Epat e Siga Associazione Italiana Gelatieri dal 21 al 24 marzo.

Il gusto sarà gianduja molto intenso, con pezzi di carbone vegetale naturale, che conferiscono una tonalità molto scura: sarà presente in numerose gelaterie del Torinese aderenti all’iniziativa.

“Il gelato si è colorato di nero – ha spiegato Leonardo La Porta di Miretti – come l’umore dei negozianti, perché si sta spegnendo la città”.

“Noi – ha aggiunto – ci teniamo all’ambiente: usiamo prodotti a Km 0. Con la nuova Ztl si congestioneranno le vie limitrofe al centro, creando smog”.

“È stata una sorpresa anche per me”, ha spiegato la Presidente dell’Ascom Maria Luisa Coppa, aggiungendo che “è la dimostrazione di come le nostre imprese partecipano, se non sono in piazza”.

Dopo la manifestazione di lunedì sotto il Comune di Torino, promossa da Ascom Torino e Confesercenti Torino per dire no alla nuova Ztl, “non abbiamo ricevuto nessuna chiamata”. “È indispensabile che il sindaco e l’assessore si confrontino se vogliono andare avanti col provvedimento”, ha concluso Coppa.

fonte: torinoggi

Napoli, i novemila furbetti del numero civico

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Novemila immobili che, di fatto, non esistono. Palazzi fantasma a cui corrispondono migliaia di case, e di cittadini, che non hanno un numero civico. 

E a cui, di fatto, non è possibile notificare una multa o una cartella esattoriale perché nessuno riesce a individuare lo stabile con esattezza. Quindi, spesso, le contravvenzioni non si pagano.

Accade a Napoli e, secondo quanto riportato dal Corriere del Mezzogiorno, il fenomeno è stato scoperto dopo gli studi compiuti dagli uffici comunali del vicesindaco del capoluogo campano, che ha anche la delega al bilancio e ai tributi. 

Il piano d’azione 
I numeri sono emersi dopo le analisi di Enrico Panini, che ha definito il caso “un fenomeno che incide fortemente sul dato dell’evasione”: “Stiamo completando le ultime verifiche, poi partiremo con i controlli e con le multe per i proprietari, in quanto è ovviamente contro la legge che un immobile non sia identificabile”.

E partirebbe proprio da questo punto un piano d’azione, condotto dai vigili urbani, chiamati a verificare l’esistenza dei numeri civici: “Ovviamente è impossibile avere novemila civici per fare altrettante notifiche ai proprietari degli immobili, a cui spetta assicurarsi della presenza dei numeri. Divideremo gli interventi per strade, con la polizia municipale che batterà a tappeto vie e vicoli dove il fenomeno è presente, dividendolo per zone”.

Le aree coinvolte sono diffuse a “macchia di leopardo”, ha specificato Panini, che però ha fatto sapere che esistono zone dove il fenomeno “è stato riscontrato maggiormente.” 

Il caso dei passi carrabili 
E oltre al caso dei civici, la lotta al “nero” passa anche dai passi carrabili, che ha generato, negli anni, un’evasione del tributo relativo. Lo scorso novembre, infatti, il Comune ha avviato controlli partendo da qui. Come ha spiegato il vice sindaco, in città, “ci sono 3.827 strade cittadine, eppure risultano attive soltanto 4.700 concessioni rilasciate per i passi carrabili, pari a poco più di un passo carraio presente per strada. I conti non tornano”.

Secondo il dossier aperto dall’assessore, la Corte dei Conti della Campania ha accusato il Comune di Napoli “di avere entrate non coerenti con il possibile gettito”. Perché “come risulta da controlli effettuati a campione e dalle verifiche eseguite grazie alla proiezione demografica sul territorio cittadino, è di almeno 30mila passi carrabili la reale situazione del territorio.

Ciò significherebbe una maggiore entrata annua di 10 milioni, l’equivalente di oltre il 70% della spesa per la refezione scolastica”. Secondo quanto spiegato dal responsabile del Comune, all’appello, di effettivi, ne mancherebbero circa 24mila. Come soluzione, multe per condomini o altri non in regola, che dovranno pagare il doppio dell’importo dovuto, comprensivo degli arretrati degli ultimi cinque anni. Cifre che vanno dai 6mila ai 20mila euro. 

I morosi 
Attenzione anche agli utenti che risultano morosi, cioè affittuari di diverse tipologie di immobili di proprietà comunale. Come alloggi Erp, locali a uso non abitativo, ex scuole, aree, suoli e fondi rustici. Il caso è emerso a fine dicembre, quando sono stati inviati loro 22mila “atti formali”.

“L’operazione”, chiarisce ancora Panini, “intende recuperare 160 milioni di debito contratto dagli utenti in 27 anni, da gennaio 1991 al mese di giugno 2018”.

Un’operazione che, secondo l’assessore, “comincia a dare i suoi frutti”: “Dopo due mesi dall’avvio delle diffide, l’intervenuto avrebbe ricevuto, a fine febbraio 2019, riscontro da circa seimila utenti, dei quali più della metà avrebbe richiesto di accedere al beneficio del piano di rateizzazione per il pagamento di quanto dovuto”.

Secondo i dati messi a disposizione dal Comune, “i primi effetti dell’incisività della lotta all’evasione” avrebbero mostrato, solo nel mese di dicembre, un saldo dei debiti di “685mila euro”.

fonte: ilgiornale.it

La multa è contestabile se l’autovelox è poco visibile

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Affinchè una multa Autovelox sia valida e non contestabile non basta che la postazione con l’apparecchio di controllo, posizionata a bordo strada, sia preceduta dal cartello di segnalazione previsto dalla normativa ma è necessario che il dispositivo e la pattuglia, presente sul posto, siano ben visibili dagli automobilisti che con i loro veicoli procedono sulla carreggiata.

Ancora una volta la Corte di Cassazione interviene in difesa degli utenti della strada, dando la corretta interpretazione delle norme contenute nel Codice della Strada. Nel diffondere il testo integrale dell’ordinanza n. 6407, emessa dalla VI Sezione Civile e pubblicata il 5 marzo, il quotidiano di informazione giuridica dirittoegiustizia.it sottolinea: “se, come nella vicenda in esame, è messa in dubbio la chiara visibilità dell’apparecchio e degli agenti accertatori, la presenza del cartello stradale che segnala agli automobilisti il controllo dell’Autovelox non è sufficiente per dare solidità alla multa per eccesso di velocità”.

Nel caso in oggetto, relativo a una contravvenzione elevata con un apparecchio di controllo della velocità in dotazione alla Polizia Stradale, il Tribunale di Livorno aveva accertato che il cartello di avviso della postazione era stato posto a distanza regolamentare ma non aveva valutato la visibilità del dispositivo e della pattuglia. Gli Ermellini, facendo riferimento anche a un proprio precedente pronunciamento in proposito, hanno ricordato come “la norma di cui all’art. 142 comma 6 bis C.d.S. specifica che ‘le postazioni di controllo (…) per il rilevamento della velocità devono essere (…) ben visibili’ e la necessaria visibilità della postazione di controllo per il rilevamento della velocità quale condizione di legittimità dell’accertamento, con la conseguente nullità della sanzione in difetto di detto requisito, è stata da ultimo affermata anche da questa Corte (Cass. 25392/2017, non massimata)”.

Come sottolineano gli esperti della Giuffrè Francis Lefebvre, l’assenza di tale verifica rende discutibile e impugnabile la multa elevata. La sentenza esaminata è stata cassata e rimandata a un magistrato differente del Tribunale di Livorno: la nuova dovrà sostenere un approfondimento centrato proprio sulla presunta ‘non visibilità’ dell’Autovelox.

(fonte: ansa)

A Roma 80 mila multe da autovelox nel 2018

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ROMA – “Sicurezza stradale e rispetto delle regole: gli autovelox servono a questo e nel 2018 hanno registrato circa 80mila sanzioni per eccesso di velocità. Questo vuol dire maggior controllo delle arterie più trafficate di Roma, risorse da investire per la manutenzione delle nostre strade e interventi dedicati alla sicurezza”. Così su Fb l’assessore alla Mobilità di Roma Linda Meleo.
    “Il record delle multe emesse dalla Polizia Locale riguarda le strade a maggiore scorrimento come via Cristoforo Colombo, dove i dispositivi hanno fotografato circa 13mila violazioni del limite consentito. Seguono la via del Mare con più di 11mila sanzioni e viale Marco Polo con circa 10mila.
    Nostro obiettivo è aumentare i controlli: per questo a breve arriveranno sette nuovi autovelox di ultimissima generazione.
    Parliamo di strumentazioni in grado di offrire una visuale più ampia sulla carreggiata, in particolare sulle strade a doppia corsia. Un altro strumento per garantire la sicurezza di tutti”, conclude.

Multe contestate, i vigili urbani difenderanno l’ente

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MANDURIA – Il Comune di Manduria si costituirà parte civile in tutte le controversie dinanzi al Giudice di Pace nelle cause di opposizione a sanzioni amministrative aventi ad oggetto l’impugnazione di verbali di accertamento di violazioni alle disposizioni del codice della strada.

Lo ha deciso la commissione straordinaria affidando l’incarico di rappresentanza dell’ente al comandante dei vigili urbani, maggiore Enzo Dinoi e in sua assenza le tenenti Annarita Morleo e Maria Mancarella. 

Rappresenteranno l’ente anche nell’impugnazione di ordinanze di ingiunzioni di pagamento per le stesse violazioni del codice della strada e di quelle relative alla inosservanza di leggi, ordinanze e regolamenti afferenti alla sfera di attribuzioni istituzionali dell’Area di Vigilanza.

Tali funzioni di rappresentanza non comportano spesa per il comune essendo la difesa affidata a personale dipendente.

fonte: la vocedimanduria

Roma, tolleranza zero dei vigili contro chi offende sul web

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ROMA“Tolleranza zero contro chi ci insulta”. Antonio Di Maggio l’aveva promesso un anno fa non appena insediato e così è stato. 

In questi dodici mesi tante le segnalazioni in Procura di commentatori sui social, come di blogger o pagine facebook intenti a denigrare il lavoro dei vigili di Roma: una dura presa di posizione contro insulti gratuiti ed haters

Non solo tra silenzio e discrezione. Domenica il Comandante della Polizia Locale è stato protagonista del caso più eclatante: con un comunicato pubblico Di Maggio in persona ha dato l’annuncio dell’intenzione di segnalare all’autorità giudiziaria blog e commenti oltraggiosi contro la Polizia Locale, definendo in particolare “gravissimo” il post pubblicato dalla pagina facebook del blog RomaFaSchifo.

A scatenare l’ira pubblica di Di Maggio un post nel quale si scriveva:

Lungotevere Portuense live. Le auto, in particolare un’audi blu ed una 500 grigia, senza contare poi tutte quelle davanti all’autobus non permettono il regolare percorso del mezzo. Quarto mondo. I conducenti hanno tentato in tutti i modi di passare ugualmente ma è impossibile… veramente una cosa incredibile
GIORDANO

*Giordano tranquillizzati: stasera tutta la città era ridotta così. Dovunque blocchi a causa della sosta selvaggia. I giovani vigili neo assunti hanno tutti presentato certificato del medico di base secondo il quale sono facilmente impressionabili e per cui non possono lavorare la sera forse? [frase sarcastica; sennò il Comandante si offende…]. C’erano – mai vista prima di oggi – decine di auto parcheggiate DENTRO Villa Borghese…

Il riferimento di Di Maggio è alla seconda parte del post, quella in cui l’autore se la prende con i nuovi assunti. Acomunicato ricevuto l’aggiunta della parentesi che specifica “frase sarcastica, sennò il Comandante si offende”. 

Già perchè domenica pomeriggio la Polizia Locale ha inviato un durissimo comunicato stampa: “Il Comando dice basta!” – ha tuonato il capo dei vigili.

Di Maggio contro il blog che insulta i vigili

“Non accetteremo altre calunnie che screditano il lavoro e l’impegno dei nostri agenti che quotidianamente operano sulle strade a tutela della cittadinanza. E’ vergognoso che un blog utilizzi le segnalazioni delle  persone per esprimere il proprio disprezzo, infangando pubblicamente un Corpo di circa 6000 agenti che ogni giorno svolgono la propria professione con dedizione, mettendosi al servizio dei cittadini. Le accuse – ha dichiarato Di Maggio – appaiono ancor più gravi per essere state  espresse da un blog romano che dovrebbe porsi, oltre che come organo di informazione e condivisione di informazioni, quale strumento utile per la città. Inaccettabile l’utilizzo della rete e dei canali social per lanciare accuse che non hanno altro risultato se non quello di generare odio nei confronti dei tutori della legalità. Mi impegnerò affinchè gli autori di post e commenti diffamatori nei confronti del Corpo vengano perseguiti. Già inviate le prime segnalazioni  alla Procura della Repubblica”.

I vigili trascinano in tribunale il blog romano

RomaFaSchifo ovviamente ha reagito al post “I vigili urbani trascinano in tribunale Roma Fa Schifo” – ha scritto definendo “surreale” quanto postato dalla Polizia Locale. 

“Non si può più criticare la Polizia Municipale, sennò si rischia che ti scatenino addosso una battaglia legale e ti sguinzagliano gli avvocati. Bisogna stare zitti, non osare, non parlare, non aprire bocca. La libertà di espressione e il diritto di critica (qui c’era peraltro solo sarcasmo e manco critica) sono di fatto sospesi. Questa è la visione della città secondo lo sceriffo Di Maggio che si inventa di sana pianta diffamazioni e calunnie che non esistono”.

In realtà oggetto del comunicato di Di Maggio sono tutti i commenti contro la Polizia Locale. Secondo quanto apprende RomaToday, non solo l’ultimo fragoroso caso del blog romano: dallo scorso anno diverse sono state le segnalazioni all’autorità giudiziaria

Il comandante Di Maggio plaude alle segnalazioni

Nel comunicato Di Maggio ha poi sottolineato la validità delle segnalazioni ricevute dai cittadini: “Si invita chiunque a segnalare per le vie ufficiali, direttamente al Comando  Generale ed ai nostri gruppi territoriali,  le problematiche che richiedono un nostro intervento.  Solo così molte vicende possono trovare un adeguato riscontro come avvenuto in recenti episodi di cronaca, dove grazie alla collaborazione di alcuni cittadini, che hanno prontamente segnalato condotte illecite,  siamo potuti intervenire nei confronti dei responsabili”.
 

Fonte: Roma Today

Il calendario solidale della polizia locale

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GENOVA – Sarà stampato in mille copie e messo in vendita per raccogliere fondi da destinare all’ospedale Gaslini di Genova il calendario 2019 della polizia locale.

Quest’anno hanno collaborato anche i comandi di Livorno, Milano e Torino che sono stati impegnati insieme a quello genovese sul territorio in seguito all’emergenza legata al crollo del ponte Morandi. 

Dodici mesi e altrettante immagini, in bianco e nero ma con alcune note di colore, che raccontano la professione quotidiana degli agenti.

“Dal 2013 sono stati raccolti 60 mila euro – dice il comandante della polizia locale di Genova Gianluca Giurato – mai abbastanza per una realtà come l’ospedale pediatrico Gaslini ma comunque un contributo che la municipale, con il cuore, si sente di dare”. 

L’assessore alla Sicurezza Stefano Garassino sottolinea “la grande solidarietà mostrata dai colleghi di altre città in giorni assai difficili per Genova”.

Il calendario, stampato a costo zero per il Comune grazie ad alcuni sponsor, sarà in vendita nella sede della Società di mutuo soccorso all’interno dell’edificio comunale del Matitone, all’interno del Gaslini e nei distretti della polizia locale. 

“Il ricavato – afferma il presidente del Gaslini Pietro Pongiglione – andiamo in continuità con gli anni precedenti e ci occuperemo di sostenere le attività di accoglienza dei bambini ricoverati nell’istituto e delle loro famiglie, soprattutto quelle che vengono da fuori e che hanno maggiore difficoltà”.

Polizia locale, in arrivo altri 100 agenti

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FIRENZE – Sono 100 i nuovi agenti di polizia municipale in arrivo a Firenze. Sono infatti terminate da pochi giorni le selezioni e ieri è uscita la graduatoria finale. Le domande totali inizialmente presentate al concorso erano state 1.217.
    Dei 100 che entreranno presto in servizio, 77 sono uomini (con un’età media di 26,91 anni), e 23 le donne ( con età media di 27,26 anni). I più giovani sono un 20enne e una 19enne, mentre gli ‘anziani’ del gruppo sono cinque agenti di 32 anni (3 uomini e 2 donne).
    Le selezioni sono partite con la prova preselettiva il 19 novembre 2018, per proseguire poi il 26, 27, 28 30 novembre e il 3 dicembre con le prove fisiche. La prova scritta si è tenuta il 17 dicembre e gli orali tra il 7 gennaio e l’8 febbraio. Le prove psicoattitudinali sono avvenute tra il 15 febbraio e il 21 febbraio.