GENOVA – La polizia locale di Genova potrebbe aver fermato un presunto traffico di motorini rubati verso il Marocco: Ieri mattina in un furgone in partenza per Tangeri ha trovato quattro scooter minuziosamente smontati, tre dei quali con la matricola abrasa e un quarto risultato rubato. E’ stato così sottoposto a fermo un 46enne marocchino, residente a Lucca con regolare permesso di soggiorno, e proprietario del furgone, poi sequestrato assieme al proprio carico. E’ poi indagato in stato di libertà un altro uomo marocchino, 39enne, nato a Casablanca ma residente a Barcellona, alla guida dell’auto su cui è stato fatto il controllo iniziale che ha poi portato a scoprire il carico sul furgone. Secondo il racconto dei due, il trasporto sarebbe stato commissionato proprio da questi per 600 euro. L’uomo si è però dato alla fuga durante il controllo abbandonando auto e documenti agli agenti. In base ai timbri sul passaporto il fermato potrebbe aver effettuato altri trasporti conto terzi verso il Marocco.
Comune Crotone, pubblicato bando assunzione per 15 agenti polizia locale
L’amministrazione comunale di Crotone ha pubblicato lo schema di bando per il concorso, per titoli ed esami, per la copertura di quindici posti di agenti di polizia Locale. Lo comunica il vice sindaco ed assessore al Personale, Benedetto Proto. “Dopo l’assunzione di 33 nuove unità avvenuta lo scorso giugno – spiega – si continua ad attuare la programmazione per rinforzare l’organico della Polizia Locale, settore particolarmente delicato e che aveva da anni necessità di essere riformato con l’innesto di nuove unità”. Proto aveva detto: “Faremo in un triennio quello che non è stato fatto in maniera armonica nel passato” e l’amministrazione sta ora procedendo nell’attuazione di misure che vanno a rinforzare e rinnovare la dotazione organica dell’Ente. “Un piano specifico adottato dall’amministrazione comunale – continua la nota – per fronteggiare l’emorragia di personale in uscita sia per limiti di età che per la “quota 100”. Nello specifico il bando prevede un concorso per la copertura di 15 posti di Agente di Polizia Locale, categoria C, posizione economica C1, di cui tre posti riservati a favore di volontari in ferma breve o ferma prefissata dalla Forze Armate. Il bando stesso sarà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale e, dopo la pubblicazione, si potranno presentare le relative domande di partecipazione. Un programma di assunzioni fittissimo che prevede già dal 2019 di completare le previste 68 nuove assunzioni, di cui 33 già effettuate, per le diverse categorie professionali. Programma che nel 2020 – si aggiunge – prevede l’assunzione di ulteriori 6 unità, altri 5 agenti di polizia municipale e uno specialista di attività di vigilanza di polizia municipale, mentre il quadro delle assunzioni di completerà nel 2021 con l’assunzione di nuovi quattro dirigenti”.
Decreto sicurezza bis, manifestazioni pubbliche sotto la lente
Via libera al decreto sicurezza bis. Ecco come incide nel settore della polizia locale.
PENE PIU’ SEVERE PER I MANIFESTANTI. Il decreto sicurezza bis inasprisce le pene per chi durante una manifestazione in luogo pubblico e aperto al pubblico senza giustificato motivo usa caschi protettivi o qualunque altro mezzo che rende difficoltoso il riconoscimento della persona: la pena edittale – che nella disciplina attuale è fissata nell’arresto da uno a due anni e nell’ammenda da 1.000 a 2.000 euro – diventa l’arresto da due a tre anni e l’ammenda da 2.000 a 6.000 euro. È punito, con la reclusione da uno a quattro anni, chi, nel corso delle manifestazioni in luogo pubblico o aperto al pubblico, lancia o utilizza illegittimamente, in modo da creare un concreto pericolo per l’incolumità delle persone, razzi, bengala, fuochi artificiali, petardi, strumenti per l’emissione di fumo o di gas visibile o in grado di nebulizzare gas contenenti principi attivi urticanti, ovvero bastoni, mazze, oggetti contundenti o, comunque, atti a offendere. Si tratta della medesima condotta già punita qualora realizzata in occasione di manifestazioni sportive.
OLTRAGGIO E RESISTENZA AL PUBBLICO UFFICIALE DURANTE LE MANIFESTAZIONI. Il decreto inasprisce le pene per fatti già previsti come reato se vengono commessi nel contesto di manifestazioni in luogo pubblico o aperto al pubblico. In particolare, diventa un’aggravante il fatto di commettere il reato di violenza o minaccia a un pubblico ufficiale, resistenza a un pubblico ufficiale o violenza o minaccia ad un corpo politico, amministrativo o giudiziario “nel corso di manifestazioni in luogo pubblico o aperto al pubblico”. Il decreto inoltre prevede la non archiviazione per lieve tenuità del fatto, nei confronti di chi commette reati di violenza, oltraggio o resistenza a pubblico ufficiale. Chi per esempio sputa su una divisa ne dovrà rispondere.
Spiagge sicure, spesi 2 milioni
Al 30 giugno i 100 comuni costieri beneficiari dell’operazione Spiagge Sicure hanno speso quasi due milioni di euro dei 4,2 messi a disposizione dal Viminale. La parte del leone l’hanno fatta le campagne informative contro le truffe e la contraffazione (1mln di euro), poi l’acquisto di mezzi (oltre 191) per quasi 440 mila euro e le spese relative al personale assunto a tempo determinato: ben 205 persone. 1.821 le ore di straordinario effettuate dalle polizie locali per rafforzare i servizi di controllo. Sul fronte della prevenzione e del contrasto all’abusivismo commerciale sono stati sequestrati 34.500 oggetti per un valore di oltre 175mila euro, 336 gli illeciti amministrativi e penali contestati. I 100 i comuni beneficiari per l’edizione 2019, 27 dei quali al Nord, 26 al Centro e 47 al Sud e nelle Isole, sono stati individuati sulla base del dato fornito da Istat relativo alle presenze nel 2017 di turisti nelle strutture ricettive: sono rientrati tra i beneficiari i primi cento comuni costieri per numero di presenze, non capoluogo di provincia, con popolazione non superiore a 50mila abitanti e che non hanno già beneficiato di contributi del Viminale per iniziative analoghe. Il progetto si chiuderà il prossimo 15 settembre. Il ministro dell’Interno Matteo Salvini si è dichiarato “soddisfatto dei primi risultati di Spiagge Sicure, iniziativa che abbiamo inaugurato l’anno scorso con risultati eccellenti. Per la prima volta – sottolinea Salvini – il ministero dell’Interno ha dato dei finanziamenti diretti agli enti locali. Un aiuto concreto che contribuisce anche a difendere i commercianti e i piccoli imprenditori dalla concorrenza sleale”.
Nel Lazio sono 7.713 i beni sequestrati, per un valore di 51.500 euro. Tre i mezzi acquistati e 2 le nuove assunzioni per personale stagionale della polizia locale. Quattro i Comuni rientrati nell’operazione: i 168mila euro di finanziamento sono stati divisi tra Sperlonga e Terracina, in provincia di Latina, e Tarquinia e Montalto di Castro, in provincia di Viterbo. In Campania sono 1.141 i beni sequestrati, per circa 8mila euro di valore; 38 le sanzioni comminate. I mezzi acquistati sono 28 e ben 49 le nuove assunzioni per personale stagionale della polizia locale. Quattordici i Comuni campani rientrati nell’operazione: i 588mila euro di finanziamento sono stati divisi tra Capri, Casamicciola Terme, Lacco Ameno, Massa Lubrense, Piano di Sorrento, Sant’Agnello e Vico Equense, in provincia di Napoli, e Amalfi, Ascea, Centola, Maiori, Pisciotta, Positano e Ravello, in provincia di Salerno. In Calabria, al 30 giugno sono 5.367 i beni sequestrati, per circa 12mila euro di valore; 33 le sanzioni comminate. Sono 46 i mezzi acquistati e 8 le nuove assunzioni per personale stagionale della polizia locale. Nove i Comuni calabresi rientrati nell’operazione: i 378mila euro di finanziamento sono stati divisi tra Praia a Mare e Scalea, in provincia di Cosenza; Cutro e Isola di Capo Rizzuto, in provincia di Crotone, e Parghelia, Pizzo, Ricadi, Tropea e Zambrone, in provincia di Vibo Valentia.
In Basilicata sono 2.362 i beni sequestrati, per circa 4mila euro di valore; 55 i mezzi acquistati e 9 le nuove assunzioni per personale stagionale della polizia locale. Quattro i Comuni lucani rientrati nell’operazione: i 168mila euro di finanziamento sono stati divisi tra Maratea, in provincia di Potenza, e Bernalda, Nova Siri, Scanzano Jonico, in provincia di Matera. Quanto alla Sicilia, sono 6 i mezzi acquistati e 9 le nuove assunzioni per personale stagionale della polizia locale.Otto i Comuni rientrati nell’operazione: i 336mila euro di finanziamento sono stati divisi tra Sciacca, in provincia di Agrigento; Aci Castello, in provincia di Catania; Letojanni e Lipari, in provincia di Messina; Campo Felice di Roccella, in provincia di Palermo; Noto, in provincia di Siracusa e Castelvetrano e Favignana, in provincia di Trapani. In Puglia sono 3.323 i beni sequestrati, per circa 6mila euro di valore; 27 le sanzioni comminate. Tre i mezzi acquistati e 17 le nuove assunzioni per personale stagionale della polizia locale. Dieci i Comuni pugliesi rientrati nell’operazione: i 420mila euro di finanziamento sono stati divisi tra Monopoli e Polignano a Mare, in provincia di Bari; Carovigno e Ostuni, in provincia di Brindisi; Mattinata e Rodi Garganico, in provincia di Foggia; Melendugno, Nardò e Porto Cesareo, in provincia di Lecce e Castellaneta, in provincia di Taranto.
Le multe non possono finanziare i premi agli agenti
La Corte dei Conti, Sez. Autonomie, Del. 9 aprile 2019, n. 5, ha fornito importanti chiarimenti in merito alle multe elevate dalla Polizia Municipale e ai premi agli agenti; per i giudici contabili i proventi delle sanzioni sulle violazioni del Codice della strada non possono incrementare il fondo dello straordinario dei dipendenti.
I magistrati contabili della sezione delle Autonomie, con la deliberazione n. 5/2019, pubblicata sul sito l’11 aprile, hanno chiarito che la quota dei proventi delle sanzioni amministrative pecuniarie conseguenti alle violazioni del Codice della strada, che gli enti possono destinare, ai sensi dell’art. 208 del d.lgs. 285/1192, al “Fondo risorse decentrate” per gli incentivi monetari da corrispondere al personale della polizia locale impegnato in progetti di potenziamento dei servizi di controllo finalizzati alla sicurezza urbana e stradale, non può essere utilizzata ad integrazione del fondo per il lavoro straordinario.
I predetti proventi sono soggetti al vincolo di finanza pubblica stabilito dall’art. 23, comma 2, del d.lgs. 75/2017, ad eccezione della quota eccedente le riscossioni dell’esercizio precedente per la parte eventualmente confluita, in aumento, nel “Fondo risorse decentrate” e destinata all’incentivazione di specifiche unità di personale di polizia locale effettivamente impegnate, nell’ambito dei suddetti progetti, in mansioni suppletive rispetto agli ordinari carichi di lavoro.
Ai fini del rispetto dell’art. 23, comma 2, del d.lgs. 75/2017, l’ammontare del fondo per il lavoro straordinario non può essere maggiorato della percentuale di aumento derivante dai rinnovi contrattuali allo scopo di rendere omogenee le basi di riferimento temporale applicabili a ciascuna delle componenti del trattamento economico accessorio soggetta al medesimo vincolo di spesa.
La questione di massima era stata posta dalla Sezione Regionale di Controllo per la Lombardia con la deliberazione n. 334/2018.
Come evidenziato dai magistrati contabili, le finalità dell’art. 208 del d.lgs. 285/1192 mal si conciliano con gli obiettivi del fondo per il lavoro straordinario, poiché la norma, piuttosto che fronteggiare circostanze imprevedibili ed eccezionali (quali sono le prestazioni di lavoro straordinario), mira ad attuare il potenziamento quantitativo e qualitativo dei servizi di controllo stradale mediante una più efficace progettazione della performance organizzativa e individuale.
Inoltre, come ricordato dai magistrati contabili, a favore del personale della polizia locale sono stati recentemente previsti due istituti:
- l’art. 22, comma 3-bis, del d.l. 50/2017 ha stabilito che le ore di servizio aggiuntivo effettuate per la sicurezza della circolazione stradale dal personale di polizia locale in occasione di eventi organizzati o promossi da soggetti privati non sono considerate ai fini del calcolo degli straordinari del personale stesso;
- l’art. 56-quinquies del CCNL 21 maggio 2018, ha istituito una “indennità di servizio esterno” per il personale dell’area di vigilanza, cumulabile con le altre indennità e rivolta a compensare i rischi e i disagi del personale della polizia locale connessi all’espletamento del servizio di vigilanza svolto, in via prevalente, in ambienti esterni.
Secondo i magistrati contabili, inoltre, la quota dei proventi previsti dall’art. 208 del Codice della strada e confluenti nel “Fondo risorse decentrate” per incentivare il personale della polizia locale impegnato in progetti di potenziamento dei servizi di controllo finalizzati alla sicurezza urbana e stradale, rientra nell’ambito del vincolo di spesa posto dall’art. 23, comma 2, del d.lgs. 75/2017, in quanto il potenziamento della sicurezza stradale non risulta direttamente correlato né al conseguimento di effettivi recuperi di efficienza né ad un incremento di entrate (o ad un risparmio di spesa) imputabile ad una determinata tipologia di dipendenti con effetti finanziariamente neutri sul piano del bilancio.
Ciononostante, non può escludersi l’ipotesi che, in concreto, l’ente destini agli incentivi del personale della polizia locale la quota di proventi contravvenzionali eccedente le riscossioni del precedente esercizio, utilizzando così, per l’attuazione dei progetti, solo le maggiori entrate effettivamente ed autonomamente realizzate dal medesimo personale.
In tale circostanza, per la parte in cui i maggiori proventi riscossi confluiscono nel fondo risorse decentrate in aumento rispetto ai proventi da sanzioni in esso affluiti nell’esercizio precedente, l’operazione risulterebbe assolutamente neutra sul piano del bilancio (non avendo alcun impatto sulle altre spese e non dando luogo ad un effettivo aumento di spesa), sicché, nel caso in cui i maggiori proventi non fossero diretti a remunerare il personale per le ordinarie mansioni lavorative, ma venissero utilizzati per premiare la maggiore produttività di specifiche unità di personale incaricate di svolgere servizi suppletivi di controllo funzionali al programmato potenziamento della sicurezza urbana e stradale, la fattispecie così delineata non sarebbe da includere nelle limitazioni di spesa previste dall’art. 23, comma 2, del d.lgs. n. 75/2017, in quanto estranea alla ratio che costituisce il fondamento del divieto.
Nuove assunzioni nel Comune di Genova
GENOVA – L’amministrazione comunale, a fronte delle numerose cessazioni dovute al turn over, alle quali sono destinate ad aggiungersi quelle derivanti dal cosiddetto decreto “quota 100”, ha promosso un programma di assunzioni per favorire, in particolare, il ricambio generazionale e l’ammodernamento del sistema Comune. Entro la fine del 2019 sono previste le assunzioni a tempo indeterminato di 347 persone di cui 103 nuovi agenti di Polizia Locale. Nuovi dipendenti anche tra gli amministrativi e i tecnici, con l’ingresso di funzionari e istruttori. Con il Decreto Genova sarà possibile inoltre assumere 204 unità operative, che costituiscono il gruppo di lavoro per la ricostruzione del viadotto Polcevera, ripartiti fra agenti e funzionari di Polizia Locale funzionari tecnici, esperti contabili e assistenti sociali. “Per il secondo anno consecutivo abbiamo previsto il massimo delle assunzioni consentite per legge – spiega l’assessore al personale e pari opportunità e diritti, Arianna Viscogliosi –. Il numero dei pensionamenti è altissimo e, quindi, con l’inserimento di nuove energie garantiremo un innalzamento della qualità dei servizi erogati al cittadino. Abbiamo attivato e stiamo attivando numerosi concorsi che ci consentiranno di disporre di graduatorie per le prossime assunzioni, inoltre stiamo implementando iniziative interne per la valorizzazione delle risorse umane, in una logica di attrarre nuovi talenti per rendere l’Amministrazione al passo coi tempi e innovativa.
”L’amministrazione comunale, a fronte delle numerose cessazioni dovute al turn over, alle quali sono destinate ad aggiungersi quelle derivanti dal cosiddetto decreto “quota 100”, ha promosso un programma di assunzioni per favorire, in particolare, il ricambio generazionale e l’ammodernamento del sistema Comune. Entro la fine del 2019 sono previste le assunzioni a tempo indeterminato di 347 persone di cui 103 nuovi agenti di Polizia Locale. Nuovi dipendenti anche tra gli amministrativi e i tecnici, con l’ingresso di funzionari e istruttori. Per mantenere costante l’offerta formativa verranno introdotte nel settore scolastico 64 nuove unità, tra assistenti asilo nido e insegnanti scuola infanzia. Infine, sempre nel 2019, è previsto l’ingresso di nuovi assistenti sociali. Complessivamente, nel triennio 2019 – 2021 verranno immesse 711 nuove unità a tempo indeterminato che consentiranno di rinnovare ed efficientare i servizi per rispondere al meglio alle esigenze dei cittadini. Per quanto riguarda il tempo determinato, nel 2019 ci saranno 253 assunzioni, ripartite tra i vari profili. Con il Decreto Genova sarà possibile inoltre assumere 204 unità operative, che costituiscono il gruppo di lavoro per la ricostruzione del viadotto Polcevera, ripartiti fra agenti e funzionari di Polizia Locale funzionari tecnici, esperti contabili e assistenti sociali.
Multopoli, annullati verbali a vip e politici
ROMA – “Le Iene” tornano sul caso della Multopoli romana, nata dalle segnalazioni della dipendente comunale Emma Coli, riguardante la cancellazione di cartelle esattoriali per vip e politici.
QUI IL SERVIZIO TELEVISIVO
https://www.iene.mediaset.it/video/multe-cancellate-vip-casta-roma-multopoli-politici_356067.shtml
“Avevo rilevato accessi anomali per l’annullamento delle multe, da un’utenza risultavano 60 annullamenti in un’ora, era impossibile lo facesse una sola persona”, spiega la Coli, che per le sue segnalazioni ha subito diverse sanzioni disciplinari e ora lavora al front office, un “sottodimensionamento – spiega lei – rispetto alle mie competenze”. L’utenza in questione era quella del suo direttore. Si trattava di annullamenti, secondo la ricostruzione, che avvenivano come prassi perdisposizione dei superiori, senza seguire il normale iter amministrativo.
L’ex dirigente ha addirittura definito “proposte str**ze” le richieste di controlli di Coli, che ha continuato a trovare nuove multe annullate, una dietro l’altra. Per le sue scoperte, la donna ha subito una denuncia proprio dal suo responsabile percalunnia e diffamazione, poi annullata dal giudice perché, sembrerebbe, la donna diceva la verità.
Al momento per la vicenda ci sono 197 indagati relativi a circa 17 milioni di euro di “ammanco” per le multe annullate: la vicenda risale alla giunta Marino ma non risparmia neanche il governo della città a firma Raggi. “Ho inviato lettere protocollate e non ho mai ricevuto risposta” spiega Emma Coli.
“La polizia locale va equiparata alle forze di polizia”
CREMONA – Viene chiesto di equiparare la polizia locale alle altre forze di polizia nazionale, cosa che oggi non avviene perché gli agenti di polizia locale vengono considerati dipendenti degli enti locali in cui prestano servizio.
Sì, la polizia locale in Italia viene trattata come un corpo di serie B: la conferma arriva vestita di ufficialità dalla Commissione Europea per le Petizioni, dove la richiesta era giunta da Piero Boldrini, agente della polizia locale di Viadana. Lo stesso anni fa rimase vittima di un’aggressione durante un arresto, che gli costò diversi giorni di prognosi e un quadro clinico grave. Da lì la decisione di rivolgersi anche alla Commissione Europea per le Petizioni, per fare conoscere una situazione che, evidentemente, viene considerata discriminatoria.
La presidente della Commissione, la svedese Cecilia Wilkstrom, ha scritto nelle scorse ore proprio a Piero Boldrini, che a lei si era rivolto in udienza pubblica lo scorso 23 gennaio, perorando la causa sostenuta dallo stesso vigile urbano. Di fatto viene chiesto di equiparare la polizia locale – di Viadana così come di ogni altro comune italiano – alle altre forze di polizia nazionale, cosa che oggi non avviene perché gli agenti di polizia locale vengono considerati (anche nella tutela legale) dipendenti degli enti locali in cui prestano servizio. Da qui la decisione da parte della Wilkstrom e della Commissione Petizione da lei presieduta di attivarsi per trovare una soluzione che possa essere considerata equa.
Bruxelles scriverà al Governo Italiano, in particolare al Ministro degli Interni Matteo Salvini e poi ai due presidenti di Camera e Senato del Parlamento Italiano. Sarà la seconda missiva che dalla capitale belga – dove il viadanese Boldrini è già stato a novembre 2017 e lo scorso gennaio appunto – giungerà a Roma, dopo che la prima risposta è stata considerata dalla stessa Commissione Europea non soddisfacente. La volontà è di arrivare a tutele e garanzie, anche in caso di ferimento o complicazioni nel corso di missioni e dunque in orario di lavoro, identiche a quelle delle altre forze di polizia.
FONTE: OGLIOPONEWS
Riforma polizia locale, avviati i lavori in commissione affari costituzionali alla Camera dei Deputati
E’ partita la scorsa settimana l’iter in Commissione Affari Costituzionali della Camera, riunita in sede referente, per il disegno di legge di riforma delle Polizie Locali “Disposizioni per il coordinamento in materia di politiche integrate per la sicurezza e di polizia locale” (Esame C. 242 Fiano, C. 255 Guidesi, C. 318 Rampelli, C. 451 Bordonali, C. 705 Polverini, C. 837 Sandra Savino e C. 1121 Vito – Rell. Macina e Bordonali).
“I lavori della Commissione riguardano numerose proposte di legge da parte di diversi gruppi ed evidenziano la necessità di giungere ad una riforma della polizia locale corrispondente alle esigenze emerse su tale tematica”, ha così affermato il Relatore davanti ai deputati. Le proposte di legge presentano un filo conduttore comune, innovando la disciplina relativa ai corpi di polizia locale, sia per quanto riguarda al relativo inquadramento, sia per quanto attiene alle tutele del personale. Ha sottolineato quindi l’importanza dell’intervento legislativo, assicurando da parte sua il massimo impegno ed esprimendo il convincimento che si possa giungere ad un risultato certamente positivo. In linea generale rileva ancora il Relatore “come le proposte di legge in esame riguardino la sicurezza urbana e la polizia locale. Finalità generale delle proposte di legge è quella di valorizzazione delle politiche integrate per la sicurezza urbana e di riorganizzazione ed adeguamento alle nuove esigenze della società dell’ordinamento della polizia locale. Quasi tutte le proposte hanno dunque per oggetto sia il coordinamento delle politiche integrate della sicurezza, sia la riforma della disciplina della polizia locale”.
ASAPS seguirà i lavori.
fonte: asaps.it
Polizia locale, incontro tra parlamentari e sottosegretari
Si è svolto al ministero dell’Interno un incontro tra i parlamentari di maggioranza e i sottosegretari all’Interno Carlo Sibilia e Nicola Molteni sul tema della Polizia locale.
«Ci siamo confrontati in un clima di alta condivisione», hanno dichiarato Molteni e Sibilia. «Stiamo lavorando per dare finalmente risposte, attese da troppo tempo, agli operatori della sicurezza di prossimità. Un tema che ci vede uniti come da contratto di Governo».
«Per aumentare la sicurezza dei cittadini è necessario aumentare anche la sicurezza dei poliziotti locali, definendo meglio le competenze e riconoscendo la complessità del ruolo», hanno aggiunto.
«Dobbiamo mettere gli operatori della polizia locale nelle condizioni di poter svolgere le funzioni che in questi anni sono notevolmente accresciute, riformando il loro ordinamento risalente al 1986».
«Oggi la Polizia locale svolge una funzione fondamentale e noi dobbiamo garantire loro il massimo impegno», hanno concluso.