L’arresto di Marco Carta è stato “legittimamente eseguito”. Lo ha stabilito la IV sezione penale della Cassazione accogliendo il ricorso della Procura di Milano contro la mancata convalida da parte del giudice dell’arresto del cantante. Carta era stato bloccato dalla Polizia Locale, mentre usciva con una donna dalla Rinascente la sera del 31 maggio, per un furto di 6 magliette per un valore di 1.200 euro.
Fatto per il quale Carta è stato poi assolto il 31 ottobre nel processo con rito abbreviato. Dopo una notte ai domiciliari, il giudice non aveva convalidato l’arresto per mancanza di indizi, ma la Cassazione ha annullato senza rinvio il provvedimento.
Nel frattempo l’avvocato Massimiliano Annetta, difensore del cantante insieme al collega Simone Ciro Giordano precisa in una nota che, “la pronuncia della Cassazione non annulla, né inficia in alcun modo, l’assoluzione con formula piena emessa dal Tribunale di Milano”.
Cassazione, arresto Marco Carta legittimo

Seggiolini antiabbandono, da oggi l’obbligo
E’ entrato in in vigore oggi, 7 novembre, l’obbligo – per chi trasporta minori di 4 anni – ad installare dispositivi per prevenire l’abbandono di bambini nei veicoli chiusi. Lo ha fatto sapere l’Asaps, Associazione sostenitori Polstrada, spiegando che il ministero dell’Interno ha divulgato ieri la Circolare esplicativa della Direzione Centrale delle Specialità per attuare il decreto del Mit relativo al Regolamento sull’art.172 del nuovo Codice della strada. Per agevolare l’acquisto dei dispositivi, nel dl fisco (ancora non pubblicato) è stato istituito un fondo per un incentivo di 30 euro per ciascun dispositivo acquistato.
Il decreto, spiega l’Asaps, prevede che i dispositivi “dovranno attivarsi automaticamente e dovranno essere dotati di un allarme in grado di avvisare il conducente della presenza del bambino nel veicolo attraverso appositi segnali visivi e acustici o visivi e aptici percepibili all’interno o all’esterno del veicolo (potranno essere dotati anche di un sistema di comunicazione automatico per l’invio di messaggi o chiamate)”.
Chi non si doterà di questi dispositivi incorrerà nelle violazioni previste dall’articolo 172 del Codice della Strada, con sanzione amministrativa da 81 a 326 euro (pagamento entro cinque giorni 56,70 euro) e la decurtazione di 5 punti dalla patente.
“L’Asaps – commenta il presidente Giordano Biserni – auspicava un margine di tempo maggiore interpretando la legge in modo più favorevole e con la concessione dei 120 giorni inizialmente previsti, così non è stato. Pertanto genitori, nonni e accompagnatori affrettatevi!”.
Queste le caratteristiche tecnico-costruttive e funzionali essenziali che dovranno avere i dispositivi:
a) I I dispositivo anti-abbandono deve segnalare l’abbandono di un bambino di età inferiore a 4 anni, sul veicolo sul quale è trasportato, da parte del conducente del veicolo stesso mediante l’attivazione di uno dei segnali di cui alla lettera d);
b)il dispositivo deve essere in grado di attivarsi automaticamente ad ogni utilizzo, senza ulteriori azioni da parte del conducente;
e) il dispositivo deve dare un segnale di conferma al conducente nel momento dell’avvenuta attivazione;
d) nel caso in cui il dispositivo rilevi la necessità di dare un segnale di allarme, quest’ultimo deve essere in grado di attirare l’attenzione del conducente tempestivamente attraverso appositi segnali visivi e acustici o visivi e aptici, percepibili all’interno o all’esterno del veicolo;
e)il dispositivo antiabbandono deve essere in grado di attivare il sistema di comunicazione indicato alla lettera g);
f)se alimentato da batteria, il dispositivo deve essere in grado di segnalare al conducente livelli bassi di carica rimanente;
g)i dispositivi antiabbandono possono essere dotati di un sistema di comunicazione automatico per l’invio, per mezzo delle reti di comunicazione mobile senza fili, di messaggi o chiamate.C aratteristiche tecnico-costruttive essenziali
a) I I dispositivo deve essere basato su sistemi elettronici con logiche di utilizzo o che utilizzano appositi sensori;
b)n ell’interazione con il veicolo o con apposito sistema di ritenuta, il dispositivo non deve in alcun m odo alterarne le caratteristiche di omologazione.
Viareggio, auto travolge vigili e carabiniere: 3 feriti gravi
Un carabiniere e due agenti della polizia municipale di Viareggio (Lucca) sono rimasti feriti in modo grave in un incidente avvenuto questa mattina sulla variante Aurelia tra Torre del Lago (Lucca) e Viareggio nei pressi dell’uscita di Bicchio. Da quanto si apprende, i tre erano sul posto per effettuare i rilievi di un altro incidente quando sarebbero stati travolti da una Bmw. Sul posto, oltre alle ambulanze, è intervenuto anche l’elisoccorso Pegaso.
La donna carabiniere di 29 anni e una agente della polizia municipale di Viareggio di 54 anni sono state trasportate all’ospedale Cisanello di Pisa, dove sono arrivate in codice rosso. L’altro ferito, un altro agente della polizia municipale viareggina, di 53 anni, è stato trasportato all’ospedale Versilia sempre in codice rosso.
fonte: adnkronos
Torino, multe ai monopattini: si dimette Bezzon comandante dei vigili urbani
Il comandante della polizia municipale di Torino Emiliano Bezzon si è dimesso questa mattina dopo le polemiche per le multe ai monopattini elettrici. Una posizione che sembra essere irrevocabile e che era stata auspicata dai consiglieri del Movimento 5stelle. Un tira e molla durato una settimana durante il quale il capo dei civich si è scagliato contro l’assessora alla Viabilità, Maria Lapietra, che aveva invece autorizzato la sperimentazione dei mezzi che secondo Bezzon andavano equiparati ai motorini. Un conflitto pesante per la maggioranza 5stelle e la sindaca Chiara Appendino che proprio sulla sperimentazione della micromobilità aveva investito molto sul piano comunicativo. “Volevo comunicarvi che ho protocollato la lettera in cui ho rimesso nelle mani della sindaca il mio incarico” lo stringato messaggio inviato ai vigili urbani della città da Bezzon. Appendino dovrà decidere se respingere le dimissioni, sfiduciando di fatto Lapietra e mettendosi contro i consiglieri 5stelle, o accoglierle. “Il comandante Bezzon si dimette per pagare la colpa di aver fatto rispettare il codice della strada – attacca il capogruppo della Lega in consiglio comunale e assessore regionale alla polizia municipale, Fabrizio Ricca – Paga per non essersi piegato a una narrazione meramente politica che parlava di monopattini e mobilità alternativa senza essersi minimamente preoccupata di adeguare le norme a queste buone intenzioni. È preoccupante che a pagare le spese delle liti interne alla maggioranza, e alla scarsa capacità di concretizzare le proprie fantasie, sia la Polizia Municipale che ha la sola colpa di aver fatto rispettare regolamento della stessa città”. Dura anche la consigliere Federica Scanderebech che ha chiesto una commissione per chiarire le regole, cui far partecipare anche gli assicuratori, ma che ora si schiera con Bezzon: “Ha tutta la mia solidarietà – dice – La sindaca e l’assessora Lapietra chiedano scusa al comandante e non accettino le sue dimissioni. Se la politica sbaglia non è giusto che un tecnico che ha solo applicato una normativa faccia un passo indietro”. Resta da capire quali saranno le conseguenze politiche di questa scelta con l’ipotesi di un rimpasto in giunta sempre più probabile. Se infatti Lapietra dovesse restare al suo posto, forte del sostegno dei consiglieri, a perdere la delega alla “polizia municipale” in favore della vicesindaca Sonia Schellino, potrebbe essere l’assessore Roberto Finardi, che però conserverebbe quelle per lui più importanti allo Sport.
Più sinergia tra Cc e polizia locale
Pianificare le strategie per far fronte alle esigenze di sicurezza delle diverse zone di Cagliari. È uno dei temi affrontati nel faccia a faccia tra il comandante provinciale dei carabinieri di Cagliari, il colonnello Cesario Totaro, e il sindaco del capoluogo sardo Paolo Truzzu. “Durante l’incontro istituzionale è stata posta l’attenzione sui principali temi della sicurezza del Capoluogo e della Città Metropolitana di Cagliari – spiegano dal Comando provinciale dell’Arma – con particolare riferimento alle strategie d’azione da adottare per far fronte alle esigenze di sicurezza delle diverse aree urbane, specialmente quelle dove emergono particolari criticità”. L’obiettivo è quello di rendere ancor più efficace la sinergia tra carabinieri e polizia municipale, con servizi anche congiunti, come è avvenuto durante le ultime attività portate a termine in diversi quartiere e alla Marina.
Polizia locale Taranto con body cam
Taranto – In via sperimentale parte a Taranto l’uso di body cam sulle divise degli agenti della polizia locale che verranno usate per registrare gli interventi soprattutto in potenziali situazioni di rischio. La sperimentazione riguarderà al momento otto agenti. “Le micro telecamere portatili permetteranno agli Agenti di registrare sia immagini sia audio durante il turno di lavoro per motivi di polizia giudiziaria – fa sapere l’assessore alla polizia locale Gianni Cataldino – Le videoregistrazioni saranno impiegate esclusivamente per ragioni di polizia giudiziaria e non per elevare verbali per violazione al codice della strada e verranno utilizzate per la registrazione di tutti gli interventi di carattere operativo come posti di controllo, interventi su reati in corso, tso, controllo soste ma al solo fine di tutelare il personale operante da atteggiamenti da parte di soggetti esterni che possano prefigurarsi come reato”. Si tratta, precisa l’assessore, di uno strumento che “allo stesso tempo tutela sia l’Agente che esegue l’intervento che il cittadino interessato, documentando in modo chiaro cosa accade. E’ uno strumento di tutela dei nostri operatori in quanto fornisce una documentazione inoppugnabile di quanto accaduto e in secondo luogo perché consente di avere un elemento di prova in più nelle indagini”. “Si tratta di una tecnologia molto interessante – afferma ancora – ed uno strumento che riteniamo possa rendere più efficace l’azione dei nostri agenti della Polizia Locale, visto la presenza di body cam che produce l’ effetto di abbassare la tensione e l’aggressività che spesso gli agenti si trovano ad affrontare”.
fonte: ansa
Aggressione a Polizia Municipale Palermo, due vigili feriti
Aggressione alla polizia municipale il primo novembre in piazzale Giotto a Palermo in occasione della Fiera dei morti, con due vigili urbani feriti. Nel corso di controlli antiabusivismo è scoppiata una lite tra venditori abusivi e vigili urbani che avevano chiesto di non installare le bancarelle. Dalle parole grosse si è passati all’aggressione fisica, con alcune persone costrette alle cure dei sanitari 118.
Tra i feriti anche un agente della polizia municipale portato in ospedale per essere refertato. Un secondo vigili del settore annona è stato medicato dai sanitari. Sono dovuti intervenire diverse pattuglie dei vigili urbani e dei carabinieri per riportare la calma. Dopo i tafferugli circa 200 abusivi hanno preferito abbandonare la fiera creando disagi al traffico.
fonte: (ANSA).
Polizia locale, i concorsi pubblici di novembre
NIl Comune di Besana in Brianza ha indetto un bando pubblico volto all’assunzione di due agenti di polizia locale, categoria C, che verranno impiegati con contratto di formazione e lavoro della durata complessiva di dodici mesi. Anche il Comune di Arezzo ha reso disponibile un concorso per 10 agenti di polizia municipale. Di seguito requisiti, modalità di partecipazione e scadenze per invio domande.
In G.U nuovo concorso per agenti di polizia locale da impiegare nel comune di Besana, provincia di Monza e Brianza. Le future leve lavoreranno a tempo determinato con contratto di 12 mesi e su 35 ore settimanali. I candidati devono avere età compresa tra i 18 e i 32 anni. Indispensabile patente di guida categoria B o superiore. Chiesto diploma di una scuola di istruzione secondaria superiore quinquennale con annesso superamento dell’esame di Stato.
Tutti i candidati saranno tenuti a sostenere un test scritto e una prova orale che si svolgeranno presso la sede municipale di Besana. la prova scritta avrà luogo martedì 10 dicembre 2019 alle ore 9:00 e verterà su un elaborato scritto riferito alla normativa del decreto legislativo 267/2000. La prova orale si terrà il 16 dicembre alle 9:00 del medesimo luogo e avrà come materie diritti, doveri e responsabilità dei pubblici dipendenti, oltre a quelle esplicitamente indicate nel bando, reperibile in pdf sul sito ufficiale del Comune di Besana.
Sia per la prova scritta che orale, il punteggio massimo è di 30 mentre quello minimo è di 21. I vincitori del concorso di polizia locale dovranno effettuare un periodo di prova di 30 giorni. Inoltre, previsto un percorso formativo per una durata totale di 140 ore. Domanda entro il 28 novembre.
Concorso Polizia Municipale
Indetto inoltre dal Comune di Arezzo un concorso pubblico per esami volto a reclutamento di 10 agenti di polizia municipaleche verranno assunti con contratto a tempo pieno ed indeterminato.
Per consultare il bando completo è utile recarsi sul portale del Comune di Arezzo nella sezione bandi e concorsi Il termine per la presentazione delle domande è fissato al 28/11/2019. Indispensabili diploma di istruzione secondaria di secondo grado di durata almeno quinquennale o titolo equipollente e patente A e B; in alternativa, è possibile concorrere con la sola patente di categoria B purché conseguita in data precedente al 26 aprile 1988.
La domanda per partecipare al concorso potrà essere spedita solamente on line. Il test scritto verte su domande tecnico-professionali mentre la prova pratica sarà centrata sull’accertamento delle abilità dei partecipanti nel guidare il motociclo in dotazione. A seguire, ci sarà una prova orale. La prova scritta del Concorso per Agenti di Polizia Municipalesi svolgerà 18 dicembre, mentre non sono state ancora comunicate le date delle prove pratiche e orali.
Chiavenna, il sindaco mette l’autovelox: fucilate al nuovo apparecchio e minacce

«Ho ricevuto minacce di morte tramite social. Non ho paura e procederò nelle sedi opportune. Le regole e le istituzioni si difendono e si rispettano. E chi ha sbagliato pagherà». La voce è ferma, la rabbia tanta. Deciso a non farsi intimorire e ad andare fino in fondo. Luca Della Bitta, sindaco di Chiavenna, 7.300 abitanti in provincia di Sondrio, ha presentato in queste ore denuncia ai carabinieri dopo che alcuni cittadini postando messaggi su Facebook si sono detti pronti a prenderlo a fucilate. Esattamente come accaduto nella notte tra mercoledì e giovedì all’autovelox posizionato da pochi mesi lungo la strada di accesso al paese: distrutto da colpi d’arma da fuoco.
Una vicenda che farebbe quasi sorridere per la sua assurdità, se non fosse per la gravità dei reati commessi. Minacce, pallettoni, spari alle porte della cittadina. Tutto per colpa di una pioggia di multe. Un passo indietro. Il 12 agosto entra in funzione sulla strada che collega Mese a Chiavenna il nuovo autovelox voluto dall’amministrazione. Il limite è di 50 chilometri orari lungo un rettilineo che invita alla velocità. È una strage di sanzioni: oltre tremila in pochi mesi. I toni si accendono, la polemica si infiamma in consiglio comunale, con l’opposizione che parla di limiti troppo bassi e di un progetto mal gestito. Gli automobilisti sono sul piede di guerra. C’è chi percorrendo l’arteria tutti i giorni per lavoro arriva ad accumulare fino a ottomila euro di multe in dieci settimane. L’accusa è di averlo installato per fare cassa. Fino a quando le proteste vanno ben oltre le parole.
Giovedì all’alba una scarica di pallini e pallettoni esplosi con una fucile da caccia a due canne manda in tilt il sistema. I colpi con i proiettili più grossi distruggono la telecamera, gli altri i fili dei collegamenti elettrici. Le indagini dei carabinieri di Chiavenna scattano immediatamente. Della Bitta condanna duramente il gesto. «Ci vorrebbe una bella schioppettata anche per il sindaco», scrive qualcuno su Facebook. In molti condividono il commento. «Ho presentato denuncia per minacce e diffamazione. Non siamo nel far west — spiega il primo cittadino —. L’autovelox in via Volta è stato posizionato su richiesta degli stessi abitanti della zona, un’area densamente popolata, con la strada attraversata dai ragazzi diretti al vicino istituto comprensivo Garibaldi. In quel punto in passato ci sono stati incidenti mortali e il semaforo a chiamata non bastava. Il rilevatore di velocità è ben visibile, segnaletica verticale e orizzontale è presente su entrambe la carreggiate. È vero, all’inizio le sanzioni sono state numerose, ma nelle ultime settimane la situazione era andata normalizzandosi. Gli automobilisti stavano iniziando a rispettare i limiti. Nostro unico obiettivo. Poi è successo quello che è successo».
Scuote la testa Della Bitta, ma non si ferma. «L’impianto sarà sostituito — dice —, abbiamo già contattato la ditta per la nuova apparecchiatura il cui costo si aggira intorno al 50 mila euro. Chi ha pensato di potersi fare giustizia con un gesto che appare intimidatorio pagherà. Stessa sorte per chi mi ha minacciato».
fonte: corrieredellasera
Mascherato da autovelox, ecco il costume di Halloween più virale
Vampiri o zombie? Non fanno abbastanza paura… Oggi niente spaventa di più di una multa salta per eccesso di velocità. Ed ecco che per Halloween un ragazzo ha pensato bene di travestirsi da autovelox. Per rendere il tutto più realistico teneva in mano una torcia per simulare il flash, tanto temuto dagli automobilisti, che si aziona quando si supera il limite di velocità. La foto, scattata in una strada molto trafficata di Murata di San Marino, è diventata virale e i social hanno incoronato il giovane come un “genio assoluto”.
fonte: tgcom24