Un nostro lettore ha avuto un incidente stradale dal quale però non sono derivati feriti. Subito dopo lo scontro, sono sorte delle contestazioni con l’altro automobilista: nessuno dei due ha infatti voluto riconoscere la propria colpa. I due avrebbero così chiamato la polizia municipale affinché mandasse una pattuglia a fare i rilievi del caso e ad accertare eventuali responsabilità. Ciò nonostante, nessun vigile è accorso. Ci viene pertanto chiesto se, in caso di incidente stradale, la polizia deve intervenire sempre. Ecco come stanno le cose. In generale, si può dire che tutti gli organi di polizia stradale e polizia municipale sono tenuti a intervenire in caso di sinistro stradale, costituendo questo un loro compito istituzionale. E ciò non solo per accertare eventuali violazioni del Codice della strada da parte degli automobilisti coinvolti e, quindi, elevare le relative contravvenzioni, ma anche e soprattutto per mettere al sicuro la circolazione che potrebbe essere pregiudicata dalla presenza dei veicoli incidentati fermi sulla strada. Alla necessità di intervento delle autorità corrisponde anche l’obbligo di effettuare i relativi rilievi che serviranno soprattutto alle assicurazioni per determinare le eventuali responsabilità e liquidare il risarcimento. Nei fatti, però, si assiste spesso al disinteresse delle forze di polizia nel caso di incidenti senza feriti. Qui, è abituale la giustificazione dell’indisponibilità di pattuglie, impegnate in altre operazioni o, molto spesso, assai lontane dal luogo del sinistro. Sicché, gli automobilisti vengono invitati a sgombrare la sede stradale dalle auto e a scambiarsi i relativi dati delle polizze rc-auto. Si rammenta che la mancata indicazione degli estremi della propria assicurazione in un incidente senza feriti non configura reato ma un semplice illecito amministrativo che produce una banale multa stradale (vedremo a breve che le cose vanno diversamente nel caso di feriti). Il cittadino che voglia censurare un tale comportamento della polizia, che non sia accorsa alla chiamata, ha tuttavia le mani legate. E questo perché dovrebbe dimostrare, dinanzi a un eventuale giudice, che la motivazione addotta dalle forze dell’ordine non era veritiera. Il che è già praticamente impossibile alla luce dei dati a disposizione del cittadino. A ciò si aggiunge un ulteriore ostacolo: nessun giudice può sindacare la discrezionalità dell’amministratore nel gestire le proprie risorse interne; non può cioè stabilire se è giusto assegnare due o tre pattuglie al traffico e le altre ad altri servizi per l’utenza stradale, come appunto il soccorso in caso di incidente. Al contrario, però, di quanto avviene nel caso dei sinistri con danni solo a cose, quando invece è in gioco un incidente stradale con feriti le autorità accorrono più o meno puntualmente. Anzi, è obbligo degli automobilisti attendere l’arrivo delle forze dell’ordine e non rimuovere le auto coinvolte, a meno che non ostacolino completamente la circolazione. Chi va via prima dell’arrivo della polizia dovrà rispondere del reato di fuga.
Torna in funziona la storica pedana dei vigili urbani a piazza Venezia a Roma, 16 marzo 2021. ANSA/RICCARDO ANTIMIANI
La storica pedana dei vigili urbani in Piazza Venezia, diventata celebre per l’interpretazione di Alberto Sordi nei panni di un vigile, è tornata in funzione. A causa di alcuni lavori della piazza, la pedana per un anno è stata disattivata. Ora che è di nuovo funzionante, si riappropria del ruolo simbolico che le appartiene, stando al centro della piazza che è un crocevia di romani, turisti, personalità per permettere di far dirigere il traffico al personale della Polizia Locale.
In Italia ogni 72 ore una donna viene uccisa da un uomo. Tre casi di femmincidio su quattro sono compiuti da un familiare della vittima; un parente, il partner o l’ex partner. A questa infinita strage si aggiungono – più o meno denunciati – i maltrattamenti, lo stalking, le pressioni psicologiche che sono tutte violenze di genere.
“Condanna della violenza di genere ma della violenza in genere perché qualunque forma di violenza è criminale”. A dirlo è il presidente nazionale ANVU, Silvana Paci, che ha introdotto i lavori del webinar “Chiamarlo amore non si può” organizzato in occasione della giornata contro la violenza sulle donne.
“Dobbiamo prendere atto – ha detto Silvana Paci in apertura del suo intervento – che stiamo parlando di un’amara realtà, i cui numeri sono andati crescendo a seguito della forzata convivenza durante il lockdown. Solo lo scorso anno, come si evince da un articolo pubblicato dal quotidiano La Stampa, abbiamo avuto 91 donne morte.
Nel corpo della Polizia locale ci sono donne e uomini che hanno il preciso obbligo giuridico di intervenire quando gli episodi vengono portati alla luce e, su questo, l’Anvu interviene non solo sulla formazione specifica degli agenti ma anche sulla sensibilizzazione dell’opinione pubblica e delle forze di polizia ad ordinamento locale affinché si lavori tutti nella stessa direzione e la prevenzione divenga una dei fattori chiave per diminuire il dato numerico degli episodi di violenza contro le donne.
“In questo senso – ha dichiarato Paci –, e con questi eventi, la nostra associazione non è solo vicina alla polizia locale ma vuole dimostrare vicinanza e prossimità a tutti i cittadini per rimarcare i principi cardine di una convivenza ordinata e civile. Negli anni abbiamo intrapreso percorsi diversi ed eterogenei su fenomeni gravissimi e spesso sottovalutati come il bullismo e le violenze perpetrati tramite i social network, abbiamo ricordato che vittime di violenza sono non solo le donne ma troppo spesso anche i loro figli bambini, abbiamo sollecitato le istituzioni affinché si proceda d’ufficio alla denuncia nei casi di stalking senza che siano le vittime a dovere sporgere formale querela e questo nonostante le tutele del Codice rosso che ha esteso i termini per la presentazione della denuncia a sei mesi. La polizia locale – è l’auspicio della presidente di Anvu – deve essere sempre più in grado di dare alle vittime di violenza un percorso di tutela e cura che dia alla donna la possibilità di difendersi e di vincere la paura di denunciare il proprio compagno, marito, convivente per timore di ripercussioni. Non ci sono solo violenze di natura fisica ma anche coercizioni psicologiche attraverso cui si vorrebbe offendere la dignità delle donne che lavorano, anche delle donne in divisa ancora oggi troppo spesso apostrofate con insulti sessisti che non hanno alcuna motivazione se non il tentativo di umiliare le donne”. “L’Anvu – è la conclusione della presidente Paci – è impegnata sul fronte della formazione e della sensibilizzazione volta sia alla prevenzione che alla repressione dei reati nella consapevolezza di quanto sia necessario unire tutta la società civile contro queste assurde e anacronistiche forme di crimini”.
A seguire i qualificati interventi di esperti in materia. Sabrina Camera (Criminologa – Esperta Ex Art. 80 Ord. Penitenziario) si è soffermata su “Autori, vittime ed operatori nella violenza di genere”, l’avvocato Antonio Maria La Scala (Presidente Nazionale Associazione di volontariato Gens Nova), Mentre di “Lockdown: implicazioni psicosociali nella crisi di coppia e nei casi di violenza domestica. Strumenti di intervento e prevenzione” parlato Laura Volpini (psicologa Giuridica, Criminologa e Psicoterapeuta. Docente presso “La Sapienza” Università di Roma) e Gianandrea Serafin(Vice Commissario di PL e Criminologo) con “Vizi privati e pubbliche virtù: violenza domestica e maltrattamenti in famiglia”.
Codice Rosso Dal 9 agosto 2019 è in vigore “Codice Rosso”, legge 19 luglio 2019, n.69, che ha introdotto nuovi reati e ha perfezionato i meccanismi di tutela delle donne e dei soggetti deboli che subiscono violenze, per atti persecutori e maltrattamenti che vede coinvolte tutte le forze dell’ordine. In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne del 25 novembre, la Polizia di Stato attraverso una pubblicazione traccia il bilancio dell’applicazione della nuova normativa.
I reati più frequenti. Dei quattro delitti di nuova introduzione, quello che ha fatto registrare più trasgressioni (1.741 dal 9 agosto 2019 all’8 agosto 2020), spesso sfociate in condotte violente nei confronti delle vittime, è la violazione dei provvedimenti di allontanamento dalla casa familiare (art. 282-bis cpp) o del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa (282-ter cpp) o la misura precautelare dell’allontanamento d’urgenza dalla casa familiare (ar. 384-bis cpp). Le regioni dove si sono registrate più violazioni sono la Sicilia, il Lazio ed il Piemonte. 11 reati in un anno relativi al delitto di costrizione o induzione al matrimonio (art. 558-bis cp), altra figura introdotta dalla legge 69/2019 e volta a contrastare il fenomeno dei cosiddetti matrimoni forzati e delle spose bambine: il 36% delle vittime è risultato minorenne.
Revenge porn. Il reato di deformazioni dell’aspetto della persona mediante lesioni permanenti al viso di nuova introduzione (art. 583-quinquies cp) prevede l’ergastolo se dal fatto consegua un omicidio. Dei 56 casi denunciati, il 76% hanno riguardato vittime di sesso maschile e gli autori sono al 92% uomini: segno che tali fattispecie si riferiscono ad ipotesi di reato prima inquadrate nel delitto di lesioni personali gravissime di cui all’art. 583, comma 2, n.4 (abrogato dalla l. 69/2019) e non riconducibili alle dinamiche uomo/donna. Ultimo reato introdotto dalla l. 69/2019 è la diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti, cosiddetto revenge porn (art. 612-ter cp). Dei 718 reati denunciati, l’81% hanno riguardato vittime di sesso femminile (per l’83% maggiorenni e per l’89% italiane), episodi distribuiti nell’anno con un andamento altalenante e un picco nel mese di maggio con 86 fattispecie. La regione che registra più denunce è la Lombardia, seguita da Sicilia e Campania.
Difficoltà a denunciare durante il lockdown. Nella pubblicazione presentata si prosegue con un’analisi dei cosiddetti reati spia, vale a dire di tutti quei delitti che sono indicatori di violenza di genere (come lo stalking, i maltrattamenti in famiglia e le violenze sessuali). Nel periodo gennaio-settembre di quest’anno, confrontato con lo stesso periodo del 2019, si registrano numeri inferiori rispetto a quelli dello scorso anno, che risentono evidentemente anche della difficoltà di denunciare del periodo del lockdown, dove tutte e tre le fattispecie fanno registrare un calo. La fascia d’età più colpita è quella che va da 31 a 44 anni, le vittime sono italiane nell’80% dei casi (81% nel 2019), mentre, tra le vittime straniere, predominano quelle di nazionalità romena, anche in relazione alla maggior presenza sul territorio nazionale. Anche gli autori di tali reati hanno un’età compresa tra 31 e 44 anni (39%), in prevalenza sono italiani (74%) e solo il 2% sono minorenni (1% nel 2019).
Stalking e violenza domestica. Quanto ai provvedimenti amministrativi in materia di violenza di genere, nel periodo 1° gennaio-19 novembre 2020, i questori hanno emanato 1.055 ammonimenti per stalking, 956 per violenza domestica e 352 provvedimenti di allontanamento d’urgenza dalla casa familiare. Se il trend è in diminuzione per gli omicidi di donne nel 2019 (111) rispetto al 2018 (141), in linea con la diminuzione generale degli omicidi, una controtendenza si registra nei primi nove mesi del 2020 rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso con un aumento del 7, 3% (88 donne uccise nel 2020 a fronte di 82 del 2019). Stesso trend in aumento se analizziamo le vittime in ambito familiare/affettivo che passano dal 68 a 77 (con un aumento del 13,2%), uccise in prevalenza da partner o ex partner (e solo per il 28% nel 2020 per mano di genitori o figli).
Liti e motivi passionali i moventi più frequenti. I moventi più frequenti dei femminicidi sono la lite e i motivi passionali. Sia nei primi nove mesi del 2020 che nello stesso periodo del 2019, l’omicida ha fatto in prevalenza uso di un’arma impropria, come un coltello o un utensile da lavoro (martello, cacciavite, ecc.), seguono l’uso di un’arma da fuoco, l’asfissia/soffocamento/strangolamento, le percosse e l’avvelenamento. Come per i reati spia, anche per gli omicidi volontari di donne, la fascia di età più colpita nei primi 9 mesi del 2019 è quella tra i 31 e 44 anni, che è la stessa più frequente anche per gli autori. Mentre nei primi nove mesi del 2020 la fascia più colpita è quella delle donne over 65 che rappresentano il 30% del totale delle vittime. La parte dedicata ai femminicidi si conclude con un breve racconto delle storie riportate dalla cronaca nera di quest’anno, perché venga conservata memoria del dolore che le morti di queste donne (e spesso dei loro figli) provocano in tutta la comunità, oltre che all’interno delle famiglie.
Nuova app in arrivo per le forze di polizia. Considerato che la Direzione centrale della polizia criminale, guidata dal prefetto Vittorio Rizzi, rappresenta il polo operativo per la cooperazione internazionale di polizia, il report offre anche uno spaccato sulla violenza di genere nell’anno del lockdown, con tendenze registrate in vari Paesi europei ed extraeuropei. La raccolta e il monitoraggio dei dati, indispensabili per tracciare le strategie di prevenzione e contrasto, richiede evidentemente un ampio ricorso alla tecnologia e la pubblicazione si chiude con l’anticipazione di un app, chiamata Scudo, in fase di ultima sperimentazione, di cui saranno dotate tutte le forze di polizia e che consentirà di possedere tutte le informazioni utili sui precedenti interventi effettuati presso il medesimo indirizzo (presenza di minori o di soggetti con malattie psichiatriche o dipendenti da droghe o alcol, disponibilità di armi, lesioni personali subite in passato dalla vittima) e di calibrare così nel modo migliore l’operatività.
“Questo non è amore”. La campagna permanente di prevenzione “Questo non è amore” e finalizzata a fornire informazioni alle donne in situazione di rischio, è giunta alla quarta edizione. Con il coordinamento nazionale della Direzione Centrale Anticrimine diretta dal Prefetto Francesco Messina, il personale della Polizia di Stato a bordo dei camper dedicati al progetto, ha incontrato negli anni migliaia di persone nelle piazze di italiane fornendo informazioni, aiuto, supporto operativo. Quest’anno le restrizioni Covid non consentono la stessa diffusione capillare sul territorio, ma è stata ugualmente preparata la brochure del progetto e, per facilitare la diffusione in rete degli stessi messaggi di vicinanza della Polizia di Stato, è stato realizzato un video messaggio al quale ha preso parte anche il capo della Polizia – direttore generale della Pubblica sicurezza prefetto Franco Gabrielli.
App YouPol. Come si ricorderà, infine, dallo scorso lockdown la app YouPol, scaricata negli anni da tantissimi cittadini sui propri smartphone, è stata estesa alle segnalazioni di violenza domestica. Ideata per contrastare bullismo e spaccio di sostanze stupefacenti nelle scuole, l’app è caratterizzata dalla possibilità di trasmettere in tempo reale messaggi ed immagini agli operatori della Polizia di Stato. Le segnalazioni sono automaticamente geo-referenziate, ma è possibile per l’utente modificare il luogo dove sono avvenuti i fatti. È inoltre possibile dall’app chiamare direttamente il 113. Tutte le segnalazioni vengono ricevute dalla Sala operativa della Questura competente per territorio. Per chi non vuole registrarsi fornendo i propri dati, è prevista la possibilità di segnalare in forma anonima.
UNO SPORTELLO AD HOC DELLA POLIZIA LOCALE Durante il lockdown le violenze domestiche in Italia sono aumentante. I dati del numero verde 1522 hanno evidenziato come tra marzo e giugno le violenze domestiche sono raddoppiate rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. ” La convivenza forzata – denuncia il Sulpl – ha ridotto drasticamente la possibilità da parte delle vittime di chiede aiuto per la costante presenza del partner violento all’interno dell’abitazione. Ecco perché il Sindacato Unitario lavoratori Polizia Locale ha attivato una mail [email protected]. condividendo il seguente appello: “Se siete in difficoltà a recarvi presso i Comandi, potete utilizzare altri mezzi per chiedere aiuto, rivolgevi alla polizia locale”.
Continua la battaglia dell’Anvu in merito alle disparità ancora in essere tra la polizia di Stato e la polizia locale. La presidente Paci ha espresso piena contrarietà alla circolare emanata dal Capo della Polizia che avrebbe “attraverso la creazione di classi sociali “classi sociali” verticalmente ordinate, avrebbe offeso la professionalità, lo status e il ruolo delle polizie locali d’Italia”.
Contestazioni anche per i contenuti dell’audizione del 27 ottobre 2020, “Nel corso della quale si è evidenziato – ha scritto nella nota Silvana Paci – ancora una volta ed ancora di più, se ancora ve ne fosse bisogno, la grave e ripetuta sottovalutazione e disistima nutrite da talune Istituzioni dello Stato e loro promanazioni, nei confronti della polizia locale”.
“La stessa audizione ha fatto, altresì, riemergere l’esistenza di una diffusa mancanza di riconoscimento e di rispetto nei confronti dei lavoratori appartenenti alla polizia locale d’Italia, che – sottolinea con forza Paci – quando servono e fanno comodo si utilizzano sul fronte dell’ordine e della sicurezza pubblica senza troppi problemi, mentre quando si devono loro riconoscere i rispettivi e meritati diritti, si vanno sempre trovando mille scuse o inesistenti motivazioni.
“Altrettanto frequenti sono poi i casi in cui la polizia locale viene denigrata, per far sì che – prosegue la Presidente – gli organismi di volta in volta preposti abbiano un quadro chiaro del fondamentale ruolo di questa Forza di polizia a ordinamento locale, fornendo informazioni non corrispondenti alla realtà dei fatti e non conformi ai dettati legislativi”.
“Negli altri Stati dell’Unione Europea, la polizia locale ha un ruolo importante in materia di ordine pubblico e sicurezza, e i recenti fatti di cronaca della vicina Francia– ricorda Paci- lo stanno ampiamente dimostrando.
“La stessa Unione Europea ha richiamato in tal senso l’Italia, invitandola formalmente ad uniformarsi agli altri Paesi aderenti e a cessare le ingiustificate discriminazioni in atto. Ciò – ha evidenziato la presidente Anvi – dovrebbe far riflettere tutti, soprattutto coloro che invece di continuare in questa assurda, insensata e infeconda guerra contro le polizie locali d’Italia, sarebbe meglio che si concentrassero maggiormente sull’importante tema della sicurezza nel nostro Paese, ove più sinergie si coinvolgono migliore sarà il risultato per il Popolo Italiano”.
“Alla Nazione – conclude Paci – servono risposte concrete ed effettive e non le solite piccole contumelie di quartiere, scientemente e artatamente sollevate da qualcuno in malafede all’unico scopo di difendere delle ormai ingiustificate posizioni di privilegio sottese a delle organizzazioni che possiamo ormai tranquillamente definire antistoriche e la cui inefficienza appare sempre più evidente.
Bari – Per l’accertata positività al Covid del comandante è stata interamente sanificata la sede della Polizia locale di Bisceglie (Bat), in Puglia, e “tutto il personale della Polizia locale sarà immediatamente sottoposto a tampone, così come il personale della Ripartizione nella quale era emerso un caso di positività nei giorni scorsi”. Lo comunica su facebook il sindaco di Bisceglie, Angelantonio Angarano, spiegando che attualmente nella città del Nord Barese ci sono 72 persone positive e 102 in quarantena domiciliare. “È evidente – sottolinea – che il virus stia circolando con sempre maggiore incidenza nelle nostre Comunità. La situazione richiede la massima collaborazione collettiva. In gioco c’è la nostra salute e quella delle persone a cui vogliamo bene. Rispettiamo scrupolosamente e rigorosamente le regole”.
È calato il sipario sulla VII edizione del Meeting della Polizia locale organizzato come ogni anno da laBconsulenze in collaborazione con Sibot. Nel suggestivo scenario del teatro Rendano di Cosenza, il 15 e 16 ottobre si è svolta una due giorni di studio, dibattiti e confronti che ha avuto come filo conduttore l’emergenza Covid19.
Dieci le sessioni studio, più di quaranta relatori: all’evento hanno preso parte i massimi rappresentanti della Polizia locale e della Pubblica amministrazione italiana.
La giornata inaugurale – purtroppo segnata dalla tragica scomparsa della presidente della Regione Calabria, Jole Santelli, ricordata in avvio di manifestazione con un minuto di silenzio – è stata dedicata ad approfondire, con testimonianze tecniche, professionali ma anche umane, il ruolo svolto dalla polizia locale nei mesi cruciali della pandemia.
Premiato il sindaco di Messina
Di grande impatto è stato l’intervento del sindaco di Messina, Cateno De Luca,premiato con un’opera realizzata dal maestro del vetro calabrese, Silvio Vigliaturo, «per essersi distinto nello svolgimento della sua attività professionale in qualità di sindaco della Città Metropolitana di Messina nell’affrontare con coraggio, determinazione ed alto senso di responsabilità l’emergenza Coronavirus mettendo in campo misure di contenimento eccezionali pur di garantire la sicurezza della propria popolazione».
Un riconoscimento che il primo cittadino ha accolto con grande soddisfazione ed ha voluto condividere «con tutta la città che ha coraggiosamenteseguito le azioni che portavo avanti anche in momenti delicati e in circostanze difficili come la chiusura dello Stretto di Messina».
De Luca ha ricordato poi le iniziative comuni con la presidente Santelli: un esempio è il «passaporto degli innamorati» per facilitare il ricongiungimento delle persone unite da legami affettive durante la pandemia.
«L’ho voluto raccontare – ha concluso De Luca – non solo per ricordare una magnifica donna ma anche per riportare alla nostra memoria quello che è stato il compito dei sindaci e della Polizia locale in un momento in cui nessuno sapeva cosa fare per uscire da quel momento di crisi».
Gli altri premi
Un premio è stato assegnato anche ai presidenti delle associazioni di Polizia localeSilvana Paci (ANVU), Ugo Terracciano (Fondazione ASAPS), Ivano Leo (PL), Giuseppe Gemellaro (MAPLI), Giuseppe Capuano (P.A.SSiamo), Francesco Passaretti (UPLI) e il presidente di OPL, Antonio Barbato, non presente però all’evento.
Sono stati loro a raccontare, insieme ai comandanti di molte Polizie locali, cultori della materia e docenti universitari,il carico di lavoro fisico e lo stato di tensione emotiva con cui gli agenti della polizia locale italiana hanno dovuto gestire il rapporto con i cittadini nelle fasi cruciali della pandemia.
Nel corso della due giorni, sono state approfondite tematiche tecniche dedicate alla sicurezza stradale e ambientale, alle sanzioni amministrative, alle disposizioni introdotte dal decreto Semplificazioni. Sono state affrontate anche le questioni dell’infortunistica stradale, il rilievo dei sinistri e la gestione del falso e della contraffazione nonché l’utilizzo di nuove tecnologie a supporto degli agenti della polizia locale italiana.
Durante lo svolgimento del POL Meeting, il comandante della Municipale di Cerignola, Francesco Delvino – moderatore di molti degli incontri del meeting – ha annunciato la nascitadel periodico Polmagazine, dedicato ai temi di interesse della
Polizia locale e della web tv laBtv,di cui egli stesso sarà direttore responsabile.
Quest’anno si è deciso di dedicare una sessione speciale all’”Informazione e formazione anti-contagio COVID-19”per dirigenti scolastici, docenti e responsabili della sicurezza Covid nelle scuole. Ilwebinar, per il quale sarà rilasciato un attestato di partecipazione, è stato sviluppato dal professore Ugo Tentolini di Hse manager. Dopo le prime due ore di formazione svolte in sala Quintieri, i docenti presenti avranno la possibilità di seguire da remoto un ulteriore corso di approfondimento della durata di sei ore che consentirà il rilascio di un attestato professionalizzante in materia di sicurezza scolastica, certificato dal Ministero e della validità di cinque anni.
L’educazione alla sicurezza, in ogni sua declinazione, si confermauno dei punti qualificanti del POL Meeting tant’è che, anche per quest’anno, il comitato scientifico di POL ITALIA ha individuato e proposto percorsi capaci di stimolare dibattito e riflessioni anche nel mondo della scuola.
POL Meeting 2020 si conferma una delle principali vetrine nazionali per aziende, associazioni ed enti che vogliono promuovere nuove tecnologie e strumenti progettati per interagire e integrarsi con l’attività della polizia locale.
L’ultima giornata della VII edizione del meeting della polizia locale organizzata da laBconsulenze in collaborazione con Sibot, siè aperta conuna sessione di studio dedicata alla gestione delle sanzioni amministrative. Il dibattito si è articolato lungo i binari di un confronto tecnico di altissimo livello tra il comandante della Municipale di Afragola, Michele Orlando, il comandante di Sant’Antonio Abate, Giuseppe Capuano, il comandante della Polizia locale di Cerignola, Francesco Delvino, il dirigente di settore gestione procedimenti entrate extra-tributarie del Comune di Roma, Pino Napolitano, Ugo Terracciano, presidente fondazione ASAPS, il vicecomandante Polizia locale Nuovo circondario Imolese, Ugo Sergio Auteri, il comandante della Municipale dei Castelli, Girolamo Simonato e l’avvocato Fabio Piccioni, cultore del diritto della circolazione stradale.
Il confronto è stato seguito subito dopo da una tavola rotonda “Sull’organizzazione del servizio di Polizia municipale tra capacità organizzative e gestionali del comandante: autonomia, responsabilità, competenze”. Il momento è stato introdotto da un intervento della presidente nazionale ANVU, Silvana Paci e moderato dalla segretaria nazionale della stessa associazione, Adriana Tarsitano. Spazio poi ad una vera e propria lectio di Angelo Savazzi, docente e cultore della materia.about:blank
In contemporanea, nella sala Quintieri del teatro Rendano, è andato in scena un ulteriore confronto su “La pratica di polizia giudiziaria nel rilievo dei sinistri stradali”. La sessione è stata moderata dal comandante della Municipale di Reggio Calabria, Salvatore Zucco ed ha visto gli interventi di Franco Morizio, membro CdA e responsabile sezione di Polizia locale dall’Accademia italiana di Scienze forensi, Luciano Garofano, generale di brigata dei carabinieri in congedo e già comandante del RIS di Parma, Ugo Terracciano, docente universitario e della criminologa, Deborah Bottino.
Il valore degli interventi e il profilo dei relatori confermano il Polmeeting comeuna delle tappe più importanti e riconosciute sul panorama nazionale nell’ambito dello studio, della formazione e della crescita culturale della Polizia locale italiana.
Cateno De Luca, sindaco della città Metropolitana di Messina
IL POL MEETING 2020 È STATO INCENTRATO SULL’EMERGENZA COVID E SUL RUOLO DELLA POLIZIA LOCALE; CONTEMPORANEAMENTE È STATA ANNUNCIATA LA NASCITA DEL PERIODICO POLMAGAZINE E DELLA WEBTV LABTV.
È calato il sipario sulla VII edizione del Meeting della Polizia locale organizzato come ogni anno da laBconsulenze in collaborazione con Sibot. Nel suggestivo scenario del teatro Rendano di Cosenza, il 15 e 16 ottobre si è svolta una due giorni di studio, dibattiti e confronti che ha avuto come filo conduttore l’emergenza Covid19.
Dieci le sessioni studio, più di quaranta relatori: all’evento hanno preso parte i massimi rappresentanti della Polizia locale e della Pubblica amministrazione italiana.
La giornata inaugurale – purtroppo segnata dalla tragica scomparsa della presidente della Regione Calabria, Jole Santelli, ricordata in avvio di manifestazione con un minuto di silenzio – è stata dedicata ad approfondire, con testimonianze tecniche, professionali ma anche umane, il ruolo svolto dalla polizia locale nei mesi cruciali della pandemia.
Di grande impatto è stato l’intervento del sindaco di Messina, Cateno De Luca, premiato con un’opera realizzata dal maestro del vetro calabrese, Silvio Vigliaturo, “per essersi distinto nello svolgimento della sua attività professionale in qualità di sindaco della Città Metropolitana di Messina nell’affrontare con coraggio, determinazione ed alto senso di responsabilità l’emergenza Coronavirus mettendo in campo misure di contenimento eccezionali pur di garantire la sicurezza della propria popolazione”.
Un riconoscimento che il primo cittadino ha accolto con grande soddisfazione ed ha voluto condividere “con tutta la città che ha coraggiosamente seguito le azioni che portavo avanti anche in momenti delicati e in circostanze difficili come la chiusura dello Stretto di Messina”. De Luca ha ricordato poi le iniziative comuni con la presidente Santelli: un esempio è il “passaporto degli innamorati” per facilitare il ricongiungimento delle persone unite da legami affettive durante la pandemia. “L’ho voluto raccontare – ha concluso De Luca – non solo per ricordare una magnifica donna ma anche per riportare alla nostra memoria quello che è stato il compito dei sindaci e della Polizia locale in un momento in cui nessuno sapeva cosa fare per uscire da quel momento di crisi”.
Un premio è stato assegnato anche ai presidenti delle associazioni di Polizia locale Silvana Paci (ANVU), Ugo Terracciano (Fondazione ASAPS), Ivano Leo (PL), Giuseppe Gemellaro (MAPLI), Giuseppe Capuano (P.A.SSiamo), Francesco Passaretti (UPLI) e il presidente di OPL, Antonio Barbato, non presente però all’evento. Sono stati loro a raccontare, insieme ai comandanti di molte Polizie locali, cultori della materia e docenti universitari, il carico di lavoro fisico e lo stato di tensione emotiva con cui gli agenti della polizia locale italiana hanno dovuto gestire il rapporto con i cittadini nelle fasi cruciali della pandemia.
Nel corso della due giorni, sono state approfondite tematiche tecniche dedicate alla sicurezza stradale e ambientale, alle sanzioni amministrative, alle disposizioni introdotte dal decreto Semplificazioni. Sono state affrontate anche le questioni dell’infortunistica stradale, il rilievo dei sinistri e la gestione del falso e della contraffazione nonché l’utilizzo di nuove tecnologie a supporto degli agenti della polizia locale italiana.
Durante lo svolgimento del POL Meeting, il comandante della Municipale di Cerignola, Francesco Delvino – moderatore di molti degli incontri del meeting – ha annunciato la nascita del periodico Polmagazine, dedicato ai temi di interesse della Polizia locale e della webtv laBtv, di cui egli stesso sarà direttore responsabile.
Quest’anno si è deciso di dedicare una sessione speciale all’”Informazione e formazione anti-contagio COVID-19” per dirigenti scolastici, docenti e responsabili della sicurezza Covid nelle scuole. Il webinar, per il quale sarà rilasciato un attestato di partecipazione, è stato sviluppato dal professore Ugo Tentolini di Hse manager. Dopo le prime due ore di formazione svolte in sala Quintieri, i docenti presenti avranno la possibilità di seguire da remoto un ulteriore corso di approfondimento della durata di sei ore che consentirà il rilascio di un attestato professionalizzante in materia di sicurezza scolastica, certificato dal Ministero e della validità di cinque anni.
L’educazione alla sicurezza, in ogni sua declinazione, si conferma uno dei punti qualificanti del POL Meeting tant’è che, anche per quest’anno, il comitato scientifico di POL ITALIA ha individuato e proposto percorsi capaci di stimolare dibattito e riflessioni anche nel mondo della scuola.
POL Meeting 2020 si conferma una delle principali vetrine nazionali per aziende, associazioni ed enti che vogliono promuovere nuove tecnologie e strumenti progettati per interagire e integrarsi con l’attività della polizia locale.
All’esterno del teatro Rendano è stato allestito uno spazio riservato alle aziende partner dell’evento con stand sull’infortunistica stradale, l’innovazione tecnologica, l’abbigliamento tecnico e le telecomunicazioni chiamato Polvillage. Un microcosmo che ha raccolto, nel pieno rispetto delle normative in materia di contenimento del virus e malgrado l’emergenza sanitaria tuttora in atto e le condizioni meteorologiche non fortunate, una larga e qualificata partecipazione.
Tutto ciò, insieme all’alto valore contenutistico degli interventi e al profilo dei relatori, fanno del POL Meeting una delle tappe più importanti e riconosciute sul panorama nazionale nell’ambito dello studio, della formazione e della crescita culturale della Polizia locale italiana.
È calato il sipario sulla VII edizione del Meeting della Polizia locale organizzato come ogni anno da la Bconsulenze in collaborazione con Sibot. Nel suggestivo scenario del teatro Rendano di Cosenza, il 15 e 16 ottobre si è svolta una due giorni di studio, dibattiti e confronti che ha avuto come filo conduttore l’emergenza Covid19.
Dieci le sessioni studio, più di quaranta relatori: all’evento hanno preso parte i massimi rappresentanti della Polizia locale e della Pubblica amministrazione italiana.
La giornata inaugurale – purtroppo segnata dalla tragica scomparsa della presidente della Regione Calabria, Jole Santelli (QUI), ricordata in avvio di manifestazione con un minuto di silenzio – è stata dedicata ad approfondire, con testimonianze tecniche, professionali ma anche umane, il ruolo svolto dalla polizia locale nei mesi cruciali della pandemia.
Di grande impatto è stato l’intervento del sindaco di Messina, Cateno De Luca, premiato con un’opera realizzata dal maestro del vetro calabrese, Silvio Vigliaturo, “per essersi distinto nello svolgimento della sua attività professionale in qualità di sindaco della Città Metropolitana di Messina nell’affrontare con coraggio, determinazione ed alto senso di responsabilità l’emergenza Coronavirus mettendo in campo misure di contenimento eccezionali pur di garantire la sicurezza della propria popolazione”.
Un riconoscimento che il primo cittadino ha accolto con grande soddisfazione ed ha voluto condividere “con tutta la città che ha coraggiosamente seguito le azioni che portavo avanti anche in momenti delicati e in circostanze difficili come la chiusura dello Stretto di Messina”. De Luca ha ricordato poi le iniziative comuni con la presidente Santelli: un esempio è il “passaporto degli innamorati” per facilitare il ricongiungimento delle persone unite da legami affettive durante la pandemia.
“L’ho voluto raccontare – ha concluso De Luca – non solo per ricordare una magnifica donna ma anche per riportare alla nostra memoria quello che è stato il compito dei sindaci e della Polizia locale in un momento in cui nessuno sapeva cosa fare per uscire da quel momento di crisi”.
Un premio è stato assegnato anche ai presidenti delle associazioni di Polizia locale Silvana Paci (ANVU), Ugo Terracciano (Fondazione ASAPS), Ivano Leo (PL), Giuseppe Gemellaro (MAPLI), Giuseppe Capuano (P.A.SSiamo), Francesco Passaretti (UPLI) e il presidente di OPL, Antonio Barbato, non presente però all’evento. Sono stati loro a raccontare, insieme ai comandanti di molte Polizie locali, cultori della materia e docenti universitari, il carico di lavoro fisico e lo stato di tensione emotiva con cui gli agenti della polizia locale italiana hanno dovuto gestire il rapporto con i cittadini nelle fasi cruciali della pandemia.
Nel corso della due giorni, sono state approfondite tematiche tecniche dedicate alla sicurezza stradale e ambientale, alle sanzioni amministrative, alle disposizioni introdotte dal decreto Semplificazioni. Sono state affrontate anche le questioni dell’infortunistica stradale, il rilievo dei sinistri e la gestione del falso e della contraffazione nonché l’utilizzo di nuove tecnologie a supporto degli agenti della polizia locale italiana.
Durante lo svolgimento del POL Meeting, il comandante della Municipale di Cerignola, Francesco Delvino – moderatore di molti degli incontri del meeting – ha annunciato la nascita del periodico Polmagazine, dedicato ai temi di interesse della Polizia locale edellawebtv laBtv, di cui egli stesso sarà direttore responsabile.
Quest’anno si è deciso di dedicare una sessione speciale all’”Informazione e formazione anti-contagio COVID-19” per dirigenti scolastici, docenti e responsabili della sicurezza Covid nelle scuole. Il webinar, per il quale sarà rilasciato un attestato di partecipazione, è stato sviluppato dal professore Ugo Tentolini di Hse manager. Dopo le prime due ore di formazione svolte in sala Quintieri, i docenti presenti avranno la possibilità di seguire da remoto un ulteriore corso di approfondimento della durata di sei ore che consentirà il rilascio di un attestato professionalizzante in materia di sicurezza scolastica, certificato dal Ministero e della validità di cinque anni.
L’educazione alla sicurezza, in ogni sua declinazione, si conferma uno dei punti qualificanti del POL Meeting tant’è che, anche per quest’anno, il comitato scientifico di POL ITALIA ha individuato e proposto percorsi capaci di stimolare dibattito e riflessioni anche nel mondo della scuola.
POL Meeting 2020 si conferma una delle principali vetrine nazionali per aziende, associazioni ed enti che vogliono promuovere nuove tecnologie e strumenti progettati per interagire e integrarsi con l’attività della polizia locale.
All’esterno del teatro Rendano è stato allestito uno spazio riservato alle aziende partner dell’evento con stand sull’infortunistica stradale, l’innovazione tecnologica, l’abbigliamento tecnico e le telecomunicazioni chiamatoPolvillage. Un microcosmo che ha raccolto, nel pieno rispetto delle normative in materia di contenimento del virus e malgrado l’emergenza sanitaria tuttora in atto e le condizioni meteorologiche non fortunate, una larga e qualificata partecipazione.
Tutto ciò, insieme all’alto valore contenutistico degli interventi e al profilo dei relatori, fanno del POL Meeting una delle tappe più importanti e riconosciute sul panorama nazionale nell’ambito dello studio, della formazione e della crescita culturale della Polizia locale italiana.
Dieci le sessioni studio, più di quaranta relatori: all’evento hanno preso parte i massimi rappresentanti della Polizia locale e della Pubblica amministrazione italiana.
La giornata inaugurale – purtroppo segnata dalla tragica scomparsa della presidente della Regione Calabria, Jole Santelli, ricordata in avvio di manifestazione con un minuto di silenzio – è stata dedicata ad approfondire, con testimonianze tecniche, professionali ma anche umane, il ruolo svolto dalla polizia locale nei mesi cruciali della pandemia.
Di grande impatto è stato l’intervento del sindaco di Messina, Cateno De Luca, premiato con un’opera realizzata dal maestro del vetro calabrese, Silvio Vigliaturo, “per essersi distinto nello svolgimento della sua attività professionale in qualità di sindaco della Città Metropolitana di Messina nell’affrontare con coraggio, determinazione ed alto senso di responsabilità l’emergenza Coronavirus mettendo in campo misure di contenimento eccezionali pur di garantire la sicurezza della propria popolazione”.
Un riconoscimento che il primo cittadino ha accolto con grande soddisfazione ed ha voluto condividere “con tutta la città che ha coraggiosamente seguito le azioni che portavo avanti anche in momenti delicati e in circostanze difficili come la chiusura dello Stretto di Messina”. De Luca ha ricordato poi le iniziative comuni con la presidente Santelli: un esempio è il “passaporto degli innamorati” per facilitare il ricongiungimento delle persone unite da legami affettive durante la pandemia. “L’ho voluto raccontare – ha concluso De Luca – non solo per ricordare una magnifica donna ma anche per riportare alla nostra memoria quello che è stato il compito dei sindaci e della Polizia locale in un momento in cui nessuno sapeva cosa fare per uscire da quel momento di crisi”.
Un premio è stato assegnato anche ai presidenti delle associazioni di Polizia locale Silvana Paci (ANVU), Ugo Terracciano (Fondazione ASAPS), Ivano Leo (PL), Giuseppe Gemellaro (MAPLI), Giuseppe Capuano (P.A.SSiamo), Francesco Passaretti (UPLI) e il presidente di OPL, Antonio Barbato, non presente però all’evento. Sono stati loro a raccontare, insieme ai comandanti di molte Polizie locali, cultori della materia e docenti universitari, il carico di lavoro fisico e lo stato di tensione emotiva con cui gli agenti della polizia locale italiana hanno dovuto gestire il rapporto con i cittadini nelle fasi cruciali della pandemia.
Nel corso della due giorni, sono state approfondite tematiche tecniche dedicate alla sicurezza stradale e ambientale, alle sanzioni amministrative, alle disposizioni introdotte dal decreto Semplificazioni. Sono state affrontate anche le questioni dell’infortunistica stradale, il rilievo dei sinistri e la gestione del falso e della contraffazione nonché l’utilizzo di nuove tecnologie a supporto degli agenti della polizia locale italiana.
Durante lo svolgimento del POL Meeting, il comandante della Municipale di Cerignola, Francesco Delvino – moderatore di molti degli incontri del meeting – ha annunciato la nascita del periodico Polmagazine, dedicato ai temi di interesse della Polizia locale e della webtv laBtv, di cui egli stesso sarà direttore responsabile.
Quest’anno si è deciso di dedicare una sessione speciale all’”Informazione e formazione anti-contagio COVID-19” per dirigenti scolastici, docenti e responsabili della sicurezza Covid nelle scuole. Il webinar, per il quale sarà rilasciato un attestato di partecipazione, è stato sviluppato dal professore Ugo Tentolini di Hse manager. Dopo le prime due ore di formazione svolte in sala Quintieri, i docenti presenti avranno la possibilità di seguire da remoto un ulteriore corso di approfondimento della durata di sei ore che consentirà il rilascio di un attestato professionalizzante in materia di sicurezza scolastica, certificato dal Ministero e della validità di cinque anni.
L’educazione alla sicurezza, in ogni sua declinazione, si conferma uno dei punti qualificanti del POL Meeting tant’è che, anche per quest’anno, il comitato scientifico di POL ITALIA ha individuato e proposto percorsi capaci di stimolare dibattito e riflessioni anche nel mondo della scuola.
POL Meeting2020 si conferma una delle principali vetrine nazionali per aziende, associazioni ed enti che vogliono promuovere nuove tecnologie e strumenti progettati per interagire e integrarsi con l’attività della polizia locale.
All’esterno del teatro Rendano è stato allestito uno spazio riservato alle aziende partner dell’evento con stand sull’infortunistica stradale, l’innovazione tecnologica, l’abbigliamento tecnico e le telecomunicazioni chiamato Polvillage. Un microcosmo che ha raccolto, nel pieno rispetto delle normative in materia di contenimento del virus e malgrado l’emergenza sanitaria tuttora in atto e le condizioni meteorologiche non fortunate, una larga e qualificata partecipazione.
Tutto ciò, insieme all’alto valore contenutistico degli interventi e al profilo dei relatori, fanno del POL Meeting una delle tappe più importanti e riconosciute sul panorama nazionale nell’ambito dello studio, della formazione e della crescita culturale della Polizia locale italiana.