L’alcol interlock potrebbe essere presto realtà.
A lanciare l’indiscrezione lo stesso ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini che a Vinitaly ha annunciato di star lavorando affinché il nuovo codice della strada preveda pene più severe per chi guida ubriaco o sotto effetto di droghe.
Dopotutto, stando ai recenti report, negli ultimi 20 anni gli incidenti causati dalla guida in stato di ebbrezza sono aumentati così come è raddoppiato il numero degli incidenti causato per questo motivo dai giovani tra i 20 e i 24 anni.
Un possibile strumento per ridurre la guida in stato di ebbrezza potrebbe esser l’introduzione dell’alcol interlock.
Chiamato anche ignition interlock device (IID) oppure breath alcohol ignition interlock device (BAIID), è un dispositivo che registra il tasso alcolemico del guidatore di un veicolo a motore, funzionando in modo analogo a un piccolo etilometro e va utilizzato prima di poter avviare il veicolo e che, in caso di superamento di un certo limite, ne impedisce l’accensione o la guida. Il funzionamento del dispositivo richiede che il conducente soffi in un apposito ugello prima di avviare o continuare a utilizzare il veicolo. Se il risultato della concentrazione di alcol è maggiore di quella prevista dal costruttore del veicolo o dalla legislazione del paese in cui esso viene utilizzato, il dispositivo impedisce l’avvio del mezzo.
L’alcol interlock si trova all’interno dell’abitacolo del veicolo ed è direttamente collegato al sistema di accensione del motore. Il dispositivo ne inibisce l’accensione, fino a quando non viene effettuato un nuovo test che soddisfi i parametri di concentrazione massima di alcool per poter procedere alla guida. A quel punto, il veicolo può essere messo in moto normalmente.