ROMA – “Rafforzamento dell’attività di prevenzione e contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti”. Con questa direttiva di fine novembre, il ministero dell’Interno ha voluto intensificare l’azione di prevenzione e contrasto del fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti sul territorio nazionale.
Obiettivo: dare dimostrazione visibile alla cittadinanza anche non esistono luoghi in cui le “azioni illecite possano restare impunite o svolger i senza che lo Stato manifesti la sua capacità di reazione”.
Per perseguire questa finalità il ministero ha inteso predisporre un piano di azione improntato al massimo coordinamento fra le forze di polizia, affiancando a quelle a competenza generale de la Guardia di Finanza anche le stesse polizie locali da destinare in via sistematica alla vigilanza coordinata delle diverse aree individuate.
Chiamati a supportare tali interventi anche gli enti locali che non si dovranno limitare al solo concorso della Polizia locale.
L’attività di controllo del territorio, dovrà ricomprendere l’adozione, nelle aree più esposte a rischio, delle misure finalizzate alla messa in sicurezza e alla riqualificazione ambientale: da quelle manutentive sulla pubblica illuminazione alla realizzazione di recinzioni o alla predisposizione di servizi di vigilanza all’interno di aree verdi o parchi, dalla realizzazione di impianti di videosorveglianza – sfruttando anche le nuove opportunità che saranno offerte dalla conversione del decreto-legge n. 113 del 2018 – alla promozione di eventi culturali che mirino a favorire momenti di aggregazione e una maggiore vivibilità dei quartieri.
A tal fine, per arginare il fenomeno dello spaccio di stupefacenti, il ministero propone:
– l’estensione del divieto di accesso in specifiche aree urbane (c.d. DASPO urbano), la cui inosservanza sarà assistita da una specifica sanzione penale;
– il divieto di accesso negli esercizi pubblici e di stazionamento nelle vicinanze degli stessi per coloro, tra gli altri, che siano stati condannati per reati in materia di stupefacenti;
– l’attività di collaborazione con le Forze di polizia che potrà essere prestata dai titolari degli esercizi pubblici e dei locali di pubblico intrattenimento sulla base di specifici accordi stipulati a livello locale;
– la regolamentazione degli orari di vendita dei prodotti di gastronomia pronti per il consumo.