CUna lettera al comandante della polizia municipale di Ancona, al sindaco, al consiglio comunale, all’Asur e alla Prefettura. A scrivere è l’ UGL – Polizia Locale Marche, che chiede di conoscere lo stato delle misure di sicurezza legate all’emergenza coronavirus per gli agenti.
«Alla luce degli sviluppi del “CORONAVIRUS”, e considerato il particolare ruolo espletato dagli Operatori di polizia locale – si legge nel testo- la scrivente organizzazione sindacale chiede se sono state adottate e somministrate tutte le informazioni/formazione nonché la fornitura dei previsti DPI , come mascherine a filtri FFp3 e guanti ai sensi del D Lgs 81/08». La missiva è firmata dal segretario regionale, Vincenzo Marino.
Stessa richiesta anche per la “zona rossa”.
In seguito agli sviluppi delle ultime sul Coronavirus in Lombardia e in Bergamasca, gli agenti della Polizia locale chiedono più sicurezza per i loro interventi sul territorio. Ecco il comunicato diffuso dal sindacato regionale di categoria Sulpl:
I lavoratori devono essere messi nelle migliori condizioni possibili, al fine di svolgere le mansioni richieste garantendone salute e incolumità.
Premesso ciò, senza voler creare allarmismi di alcun tipo, ben consapevoli che allo stato attuale l’attenzione verso il CoronaVirus, denominato 2019-nCoV, indicato come agente causale
della citata epidemia, è massima, tuttavia, anche in relazione ai recenti fatti di cronaca che denotano la presenza di persone infette sul territorio lombardo, si ritiene sia necessario adottare tutte le misure possibili per prevenire un eventuale contagio e ridurre al minimo il rischio, in rapporto alla tipologia di attività della Polizia Locale e più in generale di ogni dipendente comunale esposto al contatto diretto con il pubblico.
Si richiede, inoltre, di dotare tutti i locali del Comune con accesso al pubblico nonché il Comando e i veicoli d’Istituto della Polizia Locale, di: dispositivi
di protezione per le mani/guanti in lattice, monouso, trattati con polvere antisudore e di taglia idonea, affinché possano aderire perfettamente alle mani; dispositivi di protezione delle vie
respiratorie, maschere facciali filtranti monouso, con idoneo contenitore di smaltimento; disponibilità di gel disinfettante.
Si chiede infine di predisporre idonei divisori per le postazioni ove viene ricevuto il pubblico e di mantenere funzionanti e agibili, ove presenti, le docce al fine di garantire la cura e l’igiene della persona al termine del servizio.