TORINO – All’indomani dell’approvazione in Consiglio metropolitano del Regolamento del Corpo di Polizia locale c’è soddisfazione tra il personale di vigilanza della Città Metropolitana – una ventina di unità dipendenti e circa 250 volontari – per un atto atteso da tempo.
Il Regolamento che disciplina la costituzione e l’attività del Corpo di Polizia locale metropolitano è stato approvato all’unanimità dal Consiglio, dopo un ampio confronto sia nella Commissione competente che nell’aula di piazza Castello.
Al Regolamento è stata affiancata una mozione del gruppo “Città di città”, prima firmataria laConsigliera Maria Grazia Grippo, che, come sottolinea l’esponente del gruppo di centrosinistra, “impegna l’amministrazione a vagliare da subito con gli uffici e le commissioni competenti ogni possibilità affinché il riconoscimento della qualifica di operatore di Polizia locale metropolitana, previsto per il personale oggi assegnato a funzioni di vigilanza, avvenga immediatamente”.
Intervenendo nel dibattito in aula, la ConsiglieraMaria Grazia Grippo ha affermato che “il Regolamento può essere uno strumento pertutelare il personale che svolge funzioni di vigilanza”. “L’efficacia del Regolamento stesso, – ha sottolineato Grippo – è resa effettiva al momento della nomina del comandante del personale di vigilanza, ma occorre che già al momento dell’approvazione del regolamento il personale di vigilanza riceva la qualifica di agente di Polizia locale della Città Metropolitana“.
ll corpo di Polizia locale metropolitana svolgerà attività di educazione, prevenzione, contrasto e repressione dei comportamenti previsti e puniti da leggi, in materia di regolamenti e disposizioni riguardanti la tutela e la valorizzazione dell’ambiente, di attività ispettiva e di vigilanza sulla qualità dell’aria e delle acque, in materia di rifiuti, energia, aree protette e siti Rete Natura 2000, incendi boschivi, cave e attività estrattive, animali da affezione, trasporto privato sulla viabilità metropolitana, rispetto delle disposizioni in materia di circolazione stradale.
E ancora, tutela e gestione della fauna, educazione, prevenzione, contrasto e repressione delle violazioni relative alle discipline regolanti le funzioni delegate dalla Regione Piemonte in materia di caccia e pesca, attività e controlli inerenti la fauna selvatica, raccolta dei funghi epigei e ipogei, raccolta dei minerali, assetto forestale, patrimonio escursionistico e sicurezza degli sport montani, polizia idraulica, frodi in ambito vinicolo e rilascio dei certificati di iscrizione all’anagrafe vitivinicola.