È morto questa mattina, il vigile urbano in pensione Francesco Mingione di 71 anni. Da meno di un anno stava lottando contro un tumore.
I colleghi e gli amici della Polizia Locale e della Croce Rossa lo ricordano come un grande uomo. È stato un sindacalista molto attivo per il Silpol (fu uno dei referenti della riforma della polizia locale a livello nazionale) e anche primo ufficiale cerimoniere del gonfalone del capoluogo.
Volontario della Croce rossa per anni; con la polizia locale fu in prima linea a sostegno degli sfollati a seguito di molte calamità naturali: dall’alluvione del 1994 nella Granda agli aiuti post-terremoto in Umbria, Molise, Campania.
Nacque a Caserta, il padre, Eugenio, fu comandante della polizia stradale a Cuneo. Dopo alcuni anni nell’Esercito con il grado di sergente maggiore, Mingione entrò nella polizia locale di Bra e poi fu trasferito a Cuneo, dove rimase fino alla pensione, sei anni fa.
I familiari lo ricordano come: «Solare, carismatico, amante della montagna e della compagnia. Nel tempo libero si rifugiava nella sua seconda casa a Demonte: una baita in mezzo ai boschi della valle Stura per stare con gli amici».
Il comandante della polizia locale, Davide Bernardi, esprime vicinanza alla famiglia «La morte dell’amico Francesco è una perdita per noi e per tutta la comunità. Un ispettore che faceva parte del Nucleo di pronto intervento: disponibile verso tutti, capace, professionale, competente».
I funerali di Mingione si svolgeranno giovedì 2 settembre, presso sala San Giovanni in via Roma a Cune, alle 14:30. Successivamente alla cerimonia laica, seguirà la cremazione.