Lo scorso sabato un agente della Polizia locale è stato aggredito durante le operazioni del controesodo in viale della Libertà (Messina).
L’assalitore, un catanese esasperato dalle lunghe ore d’attesa per il traghettamento, è sceso dalla sua auto ed ha aggredito con pugni e spintoni il poliziotto in servizio dinanzi all’ingresso dei traghetti privati. L’agente, colto di sorpresa, durante la caduta ha sbattuto testa; soccorso dal collega e dal 118 è stato portato in stato di shock all’ospedale Piemonte. La prognosi è di 15 giorni.
L’uomo, con precedenti penali, è stato fermato e arrestato; verrà sottoposto a processo per direttissima per l’aggressione e per le lesioni procurate.
“Questa O.S esprime la propria solidarietà ai colleghi della Polizia Municipale mentre espletavano il proprio servizio. Siamo vicini agli agenti Giovanni Villari e Pasquale Merlino che sono stati aggrediti in modo brutale e violento da un automobilista in coda per il traghettamento.”. È quanto scrive in una nota il Segretario Aziendale RSU Comune di Messina.
Quanto è successo “evidenzia tre cose sulle quali eravamo già intervenuti a più riprese: purtroppo, alla luce dei fatti, che il Corpo di Polizia Municipale non poteva di certo fare a meno dei 46 vigili a tempo determinato a cui l’amministrazione comunale non ha voluto procedere al rinnovo della posizione, visto anche il periodo drammaticamente caldo come quello del contro esodo. Una maggiore aliquota di agenti avrebbe certamente permesso un maggiore controllo sulle operazioni in corso ai traghetti privati, scoraggiando azioni brutali come quella avvenuta. Oltre che garantire un servizio di viabilità più presente su tutto il percorso cittadino interessato dal contro esodo tuttora in corso. In servizio al contro esodo, infatti, è prevista una sola pattuglia notturna, fatto questo che sottolinea ancora di più l’inadeguatezza della turnazione prevista. Gli agenti aggrediti, peraltro, hanno ritardato di smontare dal servizio notturno proprio per garantire la presenza della Polizia Municipale in viale della Libertà”.
Il Corpo di Polizia Municipale di Messina, riprende il comunicato – “necessita di presidi di sicurezza più attuali e concreti di quelli oggi in dotazione. Il taser ed il manganello estensibile d’ordinanza, come in altri corpi di Polizia Locale, avrebbe permesso oggi agli agenti aggrediti se non scoraggiare l’aggressione, di certo di potersi difendere. Più volte abbiamo sottolineato e richiesto tali presidi, restando però lettera morta presso la dirigenza e l’amministrazione comunale”. Inoltre, “il numero di corse garantito dalla compagnia di navigazione privata non è sufficiente a garantire tempi sostenibili per la città, per gli agenti e per gli automobilisti. È necessario che la compagnia privata provveda ad aumentare il numero di corse. “Tutto ciò evidenziato rivolgiamo i nostri migliori auguri di pronta guarigione ai colleghi aggrediti. Soprattutto vista l’età dell’agente finito in ospedale, Pasquale Merlino 59 anni, che in altre città sarebbe stato destinato ai servizi sedentari e non certamente in strada in uno dei momenti dell’anno più faticosi e delicati. Nella speranza che dopo i fatti gravi di oggi l’amministrazione comunale provveda a quanto da noi più volte evidenziato e richiesto, nei tempi più brevi possibili, a cominciare dalle dotazioni di sicurezza, divenute oggi indispensabili”.