Un autovelox implacabile. Capace di multare in poco più di un anno 42mila automobilisti. Installato nel 2017 al km 17 della via Appia Nuova, il killer della velocità è entrato in funzione a fine 2018, collezionando una serie record di infrazioni. Peccato però che l’impianto di controllo sia totalmente abusivo.
L’Anas, infatti, che ha in gestione quel tratto di strada non ha mai rilasciato il nullaosta al Comune di Ciampino che lo aveva installato e ha multato la stessa amministrazione per la violazione. Una battaglia legale fatta di ricorsi e controricorsi che ha visto sconfitto proprio il Comune aeroportuale. La Prefettura di Roma, infatti, con un’apposita ordinanza ha rigettato il ricorso del Comune di Ciampino avverso al verbale di Anas per installazione abusiva dell’autovelox. Il risultato? Una valanga di ricorsi per far annullare le tante contravvenzioni prese dagli automobilisti: l’ordinanza della Prefettura, di fatto, dà il via libera alle contestazioni di chi si sente ingiustamente multato. Ma perché Anas si è scagliata con tanta veemenza verso questo autovelox? Semplice, essendo l’Appia una strata statale in concessione proprio ad Anas, la società è stata letteralmetne subissata di ricorsi e raccomandante da parte degli automobilisti multati.
L’impianto, infatti, è poco visibile e scarsamente segnalato: quindi chi è stato multato ha tentato la via del Giudice di Pace. Da lì è partita un’indagine per ricostruire la vicenda: a dare il via libera all’installazione è stata proprio l’amministrazione di Ciampino che ora rischia di trovarsi un buco nel bilancio per i tanti risarcimenti che potrebbero esser intimati dai tribunali amministrativi. A spanne circa 3 milioni di euro. Al momento il dispositivo è ancora nel posto dov’è stato posizionato senza le necessarie autorizzazioni. Da via Appia Nuova, in un punto in cui il limite di velocità è di sessanta chilometri orari, l’autovelox non è infatti stato ancora rimosso. «Ma non è in funzione», assicurano i tecnici della municipale di Ciampino.